Viterbo – “Mio figlio è ancora positivo, rimarrà nel Covid hotel fino a quando non risulterà negativo”. A parlare Giulia Rapino, la mamma di Alessandro, uno dei quattro studenti viterbesi rimasti bloccati a Malta, insieme ad altri 167 giovani connazionali, dopo essere risultati positivi al Covid.
L’aeroporto di Fiumicino
Alessandro, e gli altri tre ragazzi viterbesi, erano arrivati sull’isola lo scorso 8 luglio per una vacanza studio. Il soggiorno dei quattro studenti, tre del liceo Ruffini e uno del Santa Rosa, si è trasformato però in un’odissea durata due settimane.
Il 23 luglio la svolta, con il rientro dei giovani a Fiumicino. L’arrivo dell’aereo alle 19,30 e poi il trasferimento al Covid Hotel Sheraton, a Roma.
“Adesso i ragazzi stanno bene – spiega mamma Giulia -. Sono finalmente in Italia, assistiti da personale qualificato. Il viaggio è andato benissimo, è stato ben organizzato. Sono andata a Fiumicino per cercare di vedere Alessandro. I ragazzi, una volta scesi dall’aereo, sono stati fatti salire su un pullman, nella parte posteriore opportunatamente divisa da quella dell’autista. Poi sono stati scortati fino all’hotel. Il pullman aveva i vetri oscurati e quindi io non ho potuto vedere Alessandro, ma lui ha visto me. E questo è l’importante”.
La mamma di Alessandro è più serena rispetto ai giorni passati. Ora suo figlio è a pochi chilometri di distanza. Ieri i ragazzi sono stati sottoposti al test per capire se fossero ancora positivi. “Alessandro ha fatto il test ed è risultato positivo purtroppo – afferma la mamma -. Ci hanno spiegato che rimarrà nell’hotel Covid finché non si negativizzerà. Una scelta che condivido perché non avrei modo di assisterlo in maniera adeguata a casa, permettendogli di essere isolato rispetto a noi famigliari. Durante la sua permanenza in hotel farà dei tamponi, probabilmente ogni tre giorni. Tornerà a casa non appena sarà negativo”.
Anche gli altri ragazzi di Viterbo hanno fatto il test, ma la signora preferisce non parlare, senza l’autorizzazione delle altre mamme, delle loro condizioni di salute.
“A nome delle mamme del gruppo vorrei però ringraziare l’agenzia maltese Mta che ha organizzato il viaggio, la protezione civile per l’accoglienza che ha riservato ai ragazzi al loro rientro e a noi genitori che siamo andati a vedere il loro arrivo – aggiunge Giulia Rapino -. Vorrei ringraziare anche l’Asl di Viterbo e quella regionale per il fondamentale supporto. È stato un rientro ben organizzato. C’erano anche gli psicologi che hanno accolto le famiglie e hanno spiegato la situazione”.
Alessandro dovrà quindi aspettare qualche altro giorno prima di tornare a casa, ma il peggio è ormai alle spalle. “I ragazzi in hotel sono assistiti – conclude la signora Giulia -. Noi siamo molto più tranquilli e anche loro. Ho sentito mio figlio ed è molto più rilassato rispetto ai giorni scorsi. Ha ricominciato a stare bene fisicamente, anche se è ancora positivo. Siamo costantemente informati sulla loro salute. Non sappiamo quando ci rivedremo, però già il fatto che sia a Roma è un sollievo. Domani per esempio potrò potargli qualcosa all’ingresso in modo da farglielo recapitare. Finalmente è finita. Manca giusto un ultimo step, ma siamo molto più tranquilli”.
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