Viterbo – “Impianto per trattamento rifiuti pericolosi e non, all’Acquarossa”. La consigliera Luisa Ciambella (Pd) chiede lumi sulla struttura per la quale un’impresa ha avviato le procedure.
“Una lettera da fine aprile è arrivata anche in comune”, fa sapere Ciambella, eppure l’amministrazione comunale non ne sa nulla. Lo ammette il sindaco Giovanni Arena, lo ribadisce il dirigente al settore Ambiente Eugenio Monaco: “Riceviamo decine d’istanze, di certo questo non è l’unico. Rispondiamo, fornendo pareri che poi il più delle volte sono disattesi”.
E se Giacomo Barelli (Forza civica) invita a non generare allarmismo, Ciambella non demorde. Anzi.
“Si tratta di una piattaforma – osserva la consigliera Pd – per il trattamento dei rifiuti liquidi e solidi, pericolosi e non, in località Acquarossa. Praticamente accanto al biodigestore e non distante dall’impianto fotovoltaico a Pian di Giorgio. Si tratta di 22mila metri quadrati, adibiti alla lavorazione dei rifiuti e in minima parte allo stoccaggio. La produzione prevista è di 250 tonnellate l’anno”.
Facendo due conti: “Si tratta di autosufficienza per il nostro territorio – si domanda Ciambella – o la Tuscia è destinata a diventare immondezzaio d’Italia? Questa scelta non mi pare fatta a caso. Se sommata alle altre, mi sembra che ci sia un programma generale”.
Nel dibattito in consiglio s’inserisce anche l’altra struttura, quella nota, del biodigestore. Chiara Frontini chiede lumi del parere espresso dall’amministrazione comunale. Sempre Monaco rassicura che è stato espresso, ed è negativo.
“Ma finora – spiega Monaco – sono sempre stati bypassati. Per gli impianti presentati, sono sempre stati negativi, perché tecnicamente questa finora è stata la valutazione tecnica. L’amministrazione dà pareri, ma al 90% sono disattesi”.
Chiara Frontini, dati alla mano, mette in guardia. L’impianto all’Acquarossa va ben oltre le esigenze della Tuscia, come dimensioni. “Fa pensare alla Tuscia, a Viterbo – sostiene Frontini – come al distretto per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti per il centro Italia, della regione di sicuro”.
Sul fronte biogas, i piccoli impianti utili al territorio possono anche andare bene, per il sindaco Giovanni Arena: “Ma se si pensa a situazioni regionali o nazionali, c’è la nostra forte opposizione”.
A monopolizzare l’attenzione d’inizio seduta dedicata alle interrogazioni, però è stata l’altra struttura, quella per rifiuti anche pericolosi. “La comunicazione – insiste Ciambella – è arrivata da tre mesi, se non si ha contezza della situazione, come possiamo tutelarci? Ditemi voi se può esistere sciagura più grossa per la cittadinanza.
E dire, che Forza Italia, governando in provincia insieme al Pd magari avrebbe potuto garantire notizie di prima mano. Sono preoccupata e indignata”.
Giuseppe Ferlicca
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