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Kabul - A rivendicare le esplosioni è stato il braccio afghano dell'Isis, nemico sia dell'occidente che dei talebani

Attentato all’aeroporto di Kabul, almeno 170 morti e 200 feriti

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Kabul – È drammatico il bilancio dell’attacco che ieri ha colpito l’aeroporto di Kabul. A poche ore di distanza dall’allarme lanciato dall’intelligence americana e britannica su un possibile attacco terroristico, due grandi esplosioni, seguite da alcuni spari, hanno sconquassato lo scalo della capitale afghana. Il risultato è una carneficina. Almeno 170 i morti. 13 sarebbero soldati americani. Circa 200 i feriti.


L'aeroporto di Kabul

L’aeroporto di Kabul


A rivendicare l’attacco è stato l’Isis K, il braccio afghano dello Stato Islamico, nemico dell’occidente e anche dei talebani. Alcuni video girati subito dopo le esplosioni e pubblicati sui social mostrano diversi cadaveri galleggiare sui canali di scolo che costeggiano l’aeroporto di Kabul e feriti soccorsi con mezzi di fortuna. A quanto si apprende, un primo attentatore suicida si è avvicinato all’Abbey Gate, immediatamente fuori l’aeroporto. Si è poi fatto saltare in aria, una volta raggiunti i marines che stavano controllando i documenti dei civili afgani. 

La seconda esplosione è stata di quella di un’autobomba contro un checkpoint nei pressi dell’hotel Baron. La struttura alberghiera è nota per ospitare cittadini americani, ma sembrerebbe che in questo caso l’obiettivo dei miliziani dell’Isis fossero i talebani, accusati dallo Stato Islamico di collaborare con gli Stati Uniti. ” I talebani sono in combutta con gli Usa per far fuggire le spie. Siamo riusciti a eludere la sicurezza imposta dalle truppe Usa e dalle milizie talebane a Kabul e ad arrivare a meno di 5 metri dalle truppe americane”. È con questa frase che l’Isis K ha rivendicato l’attacco all’aeroporto di Kabul. “Non dimenticheremo, vi verremo a cercare e ve la faremo pagare”, ha detto Joe Biden in un discorso alla nazione, quasi in lacrime, dopo l’attacco. 

Nessun italiano è rimasto coinvolto nell’attacco. Ne dà notizia il ministro degli esteri Luigi Di Maio sui social. Le esplosioni sono infatti avvenute in zone dell’aeroporto lontane da quelle dove stanno operando soldati e personale diplomatico di Roma. 

Nel frattempo continuano, anzi si accelerano, le operazioni di evacuazione dallo scalo di Kabul, che gli americani intendono concludere entro il 31 agosto per il rischio, ormai realtà, di attentati terroristici. Con gli ultimi voli militari organizzati dai paesi occidentali, sono state evacuate dall’Afghanistan oltre 100mila persone. L’Italia dovrebbe concludere oggi il ponte aereo Kabul-Roma.


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27 agosto, 2021

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