Montalto di Castro – “Green pass per gli eventi all’aperto. Un’assurdità. Sono critico nei confronti di questa disposizione emessa dal governo Draghi. Per certi aspetti non la capisco”. Il primo cittadino Sergio Caci spiega il suo punto di vista riguardo le ultime disposizioni governative, in vigore dal 6 agosto scorso. Commenta l’andamento della situazione Covid-19 nel paese e la corsa ai vaccini dei giovani. Accenna a un progetto che potrebbe essere una risorsa futura per il territorio.
Il sindaco di Montalto di Castro Sergio Caci
Qual è la situazione Covid attuale nel paese?
“Al momento abbiamo 18 contagiati. Negli ultimi 10 giorni il numero di positivi si è alzato. Avevamo solo 5 positività e ora siamo a 18. Sono pochi rispetto ai mesi precedenti che abbiamo trascorso. A dir la verità, non so se tutti questi contagiati sono vaccinati o meno. Non ci sono ricoverati in terapia intensiva. Di fatto, è un aspetto più che positivo, però i contagiati ci sono. Un numero limitato perchè 18 non sono molti, ma non sono neanche pochi. Bisogna continuare a essere attenti, anche se durante il periodo estivo, c’è un rilassamento generale. Bisogna essere prudenti e attenti comunque”.
In questi lunghi mesi vissuti con il Covid-19, come ha reagito il paese? I cittadini come hanno vissuto le restrizioni in vigore?
“Sì, sì. Si sono comportati bene. Anche gli imprenditori, al di là di un paio di locali che sono stati chiusi per assembramenti e al di là del ferragosto dove ho visto per le strade e per il lungo mare molte persone. Nonostante tutto, c’è stata tanta attenzione. Laddove c’erano numerosi assembramenti, tutte le persone indossavano la mascherina. C’è prudenza e c’è soprattutto consapevolezza del pericolo che circola ancora. Di questo ne sono molto contento. Anche i ristoranti e i bar reagiscono bene. Molto attenti nel seguire le norme di sicurezza. Anche gli eventi che sono stati fatti, sono stati organizzati sempre nel massimo rispetto dei distanziamenti. Abbiamo sempre seguito le disposizioni in vigore. Attenzione c’è. Certo, i giovani non si possono fermare. Difficile. Ragazzi che hanno subito in primis il lockdown. Mi rendo conto che non è semplice. Incontri, cene tra amici ce ne sono e non si possono evitare. Nel rispetto delle regole, si possono fare. Non si tratta di incontri come il Rave party di Valentano, non ci sono feste in spiaggia. Anche il famoso ferragosto, è stato tranquillo. Non c’è stato il tradizionale falò sulla spiaggia, né feste sulle rive del mare. Sono stati bravi”.
Quali sono gli obiettivi e i progetti in campo, proposti dall’amministrazione comunale, per il futuro del paese?
“Per i giovani abbiamo diverse iniziative già in campo. Progetti culturali, borse di studio che diamo, contributi per lo sport che abbiamo deliberato qualche giorno fa. Cerchiamo di coinvolgere i ragazzi nelle loro passioni e attività. Un tasto dolente è quello dell’Enel. Non so se definirlo un problema o un’opportunità. Sta di fatto che la centrale Enel potrebbe diventare una difficoltà per l’azienda stessa considerando la perdita del ricorso al Tar e la demolizione dell’ex centrale nucleare. Però d’altro canto, potrebbe essere un’opportunità per un futuro porto turistico. Stiamo lavorando a delle osservazioni che riguardano il canale portico. L’obiettivo è di spostarlo in quell’area dell’ex centrale. Nella zona sgomberata, abbiamo in mente un’iniziativa, ma non voglio rivelare nulla. Devo parlare con chi di dovere e anche con l’azienda di Enel perché è un progetto grande. Però ciò che ho in mente potrebbe diventare una grande risorsa per il territorio. Il lancio di una proposta. Sono all’ultimo anno del mio mandato. Se viene accettata, dovrà essere portata avanti da Enel e dall’amministrazione comunale futura. Sinceramente, mi auguro che, a occuparsene, sia l’attuale amministrazione comunale, quella di oggi. Spero nella continuità del mandato. Qualora non lo fosse, avviare un gran progetto, potrebbe essere una grande opportunità per il paese, per l’intera regione e per l’intera area qui nei dintorni. Toscana e parte del Lazio. Un bel volano occupazionale e culturale serio sia per i giovani che per gli adulti. A breve, vedremo il da farsi”.
Dal punto di vista economico, come si è mosso il comune per sostenere la popolazione in questo anno di pandemia? Quali sono stati i provvedimenti presi?
“Abbiamo messo in campo sostegni e buoni spesa. Abbiamo aiutato le famiglie in difficoltà con la Dad fornendo loro degli abbonamenti internet. Con l’ufficio dei servizi sociali, siamo stati sempre in moto. Abbiamo cercato di emettere agevolazioni e sconti. Ci siamo impegnati in ambito sociale proprio per dare una mano alle famiglie in difficoltà. Anche quelle “nascoste”. Alcuni, nonostante avessero delle difficoltà, non si sono mai presentati per dignità o per orgoglio. Siamo risaliti a loro tramite associazioni, parrocchie, forze di polizia, carabinieri sul territorio, polizia locale. Così facendo, siamo riusciti a individuare questi nuclei famigliari e ad aiutarli. Un aspetto da far presente, è stato il comportamento di famiglie abbienti o singole persone più fortunate. Hanno fatto solidarietà spontanea, mettendo a disposizione soldi e buoni pasto inutilizzati a livello privato. Si sono resi disponibili a fare gesti di umanità. È bello vedere che persone con più opportunità economica sostengono e assistono quelle in difficoltà. Il Covid ha portato tanta solidarietà. Questa è stata la positività della pandemia. La solidarietà tra persone. Un aspetto da non sottovalutare ai nostri giorni. Soprattutto in questi tempi”.
In questo lungo periodo di pandemia, l’amministrazione comunale come ha svolto il lavoro? Ha adottato lo smart working?
“Per un periodo sono stato sospeso a causa della legge Severino, ma l’amministrazione comunale ha continuato a svolgere il lavoro in modo efficace. Gli uffici comunali hanno adottato anche lo smart working. Molti responsabili dei servizi erano in presenza. L’amministrazione comunale come politica ha alternato le due modalità, smart working e presenza. Gli amministratori e assessori sempre in struttura. Le giunte e i consigli comunali sono stati fatti online. Durante gli ultimi consigli invece abbiamo introdotto di nuovo il consiglio in presenza per una facilitazione di maggior dialogo tra forze politiche. Anche con l’opposizione. Con l’online c’era un’atmosfera fredda. Tutto schematico e scomodo da un punto di vista politico. Per questo, abbiamo deciso di rintrodurre il consiglio comunale in presenza per i consiglieri ma non per il pubblico. Durante la riunione, viene mandata in onda la diretta sul canale youtube del comune per gli interessati. Chi vuole seguire il decorso della discussione, lo può fare in live. La registrazione sul sito rimane comunque. Diamo la possibilità di rivederlo. Il pubblico non lo facciamo venire perché la sala consigliera non è grandissima. È sufficiente giusto per noi consiglieri. Per chi si vuole annoiare con i consigli comunali, può usufruire di questa opportunità. Abbiamo adottato questo sistema. Per il momento, ci sembra abbastanza efficace”.
Cosa pensa delle ultime decisioni prese dal governo Draghi per l’Italia, visti i dati statistici sulla risalita dei casi positivi al Covid-19 negli ultimi giorni?
“Rispetto al green pass, sono un po’ critico negativamente. Non ho capito perché non si obbligano i cittadini a vaccinarsi. Evidentemente non si può fare per legge. Ma questo aspetto va approfondito. È come i vaccini per i bambini. Sono partiti i no vax dicendo “il bambino sei libero di non vaccinarlo” però poi non si può iscrivere alla scuola dell’infanzia o alla scuola dell’obbligo. A quel punto si è obbligati a vaccinarli. Se la certificazione verde è un metodo adottato perché non si possono obbligare le persone alla vaccinazione per legge, l’iniziativa del green pass va bene. Lo condivido. Se è un metodo per bypassare questo dovere, è meglio obbligarle a vaccinarsi. Non lo trovo giusto per quanto riguarda gli eventi all’aperto. Non capisco perché un ristorante all’aperto a piazza del Campo a Siena, si può frequentare senza green pass, l’evento organizzato in massima sicurezza, con le sedie distanziate e tutte le disposizioni per evitare il contagio del virus, serve esibirlo necessariamente. Se la vogliamo dire tutta, l’evento organizzato ad hoc è più ordinato del ristorante”.
Ci sono ricadute anche sul piano economico…
“Molti eventi sono stati cancellati per via della certificazione verde e si è data un’altra mazzata a un settore che già ha sofferto tanto dal punto di vista economico. Io non sono né azionista, né proprietario di compagnie teatrali e di spettacolo, sono un sindaco. Però questa disposizione mi è sembrata un’assurdità. Se il green pass non serve all’aperto, lo deve essere per tutti i tipi di attività. Stesso ragionamento vale al chiuso. Vale per qualsiasi esercizio. Se per entrare al teatro viene richiesto il green pass, va bene, lo capisco. Però allo stesso tempo non capisco perché in una piazza organizzata ad hoc bisogna esibire la certificazione verde. Ha penalizzato molte attività. Qualche spettacolo, e non solo, è stata annullato. In realtà poteva essere fatto. È una mia opinione. Di certo non mi voglio sostituire né a Draghi perchè non sono all’altezza e non ho neanche la preparazione adatta. Capisco che ogni decisione presa, qualsiasi essa sia, viene sempre discussa”.
Cosa pensa del vaccino anti Covid-19?
“Personalmente posso dire che sono vaccinato, sono d’accordo sui vaccini. Non metto in discussione la scienza perché altrimenti diventeremo tutti professori e sarebbe il delirio più totale. Quando è stato detto ai giovani “senza green pass non si entra in discoteca”, fiumi di ragazzi si sono cimentati alle prese con le prenotazioni. Lunghe attese per ricevere la somministrazione. A proposito di vaccinazione, sabato 21 agosto abbiamo ospitato il camper dell’Asl a Montalto marina in via Arborea e venerdì 27 agosto a Pescia Romana in zona del centro anziani per un open day. Verrà somministrato il J&J. L’iniziativa della vaccinazione mobile è un mezzo per invitare le persone a vaccinarsi. Per il momento, questa nuova disposizione del pass sembra essere efficace per certi versi, per la vaccinazione. Ho visto che si stanno vaccinando tutti per ottenerlo”.
Federica Focaracci
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