
Civitella d’Agliano – Una parte rinvenuta del bombardiere B-26 “Skeeter”
Civitella d’Agliano – “21 gennaio 1944, precipita un bombardiere americano a Pian della Breccia: era il B-26 pilotato da Clarice Randall”. Il ricercatore montefiasconese Michele Mari parla delle indagini che hanno portato ad identificare l’equipaggio e ritrovare i resti dell’aereo statunitense colpito dalla contraerea tedesca e precipitato durante la seconda guerra mondiale nelle campagne di Pian della Breccia a Civitella d’Agliano.
Un’operazione di ricerca durata quasi due anni e che ha visto la partecipazione dell’associazione Air Crash Po nelle persone di Luca Gabriele Merli e Agostino Alberti. Hanno collaborato anche Cesare Corradini, il sindaco del paese Giuseppe Mottura, Tonino Casciani, Alessio Geri, Marco Palmucci, Silvano Profili e il primo cittadino di Castiglione in Teverina Leonardo Zannini.
Il bombardiere B-26 “Skeeter” con l’equipaggio del 1943 (https://b26.com)
L’aereo ritrovato ed identificato è il bombardiere statunitense B-26 (serial number 41-18326) con soprannome “Skeeter” pilotato da Clarice Randall appartenente al 439th squadron del 319th bomber group dell’Usaaf precipitato il 21 gennaio 1944 nelle campagne di Pian della Breccia.
Il velivolo venne colpito dalla contraerea tedesca intorno alle 11,30 durante il bombardamento di un ponte ferroviario ad Orvieto e subito dopo precipitò.
Dei sette membri dell’equipaggio l’unico che riuscì a paracadutarsi fu l’operatore radio e mitragliere John Moffett; mentre tutti gli altri rimasero uccisi: Clarice Randall (pilota), House Lawson (co pilota), Harry Price (puntatore), James Davis (motorista e mitragliere), Harry Merrill (mitragliere) e Julius Sablich (fotografo).
Civitella d’Agliano – Alcuni resti rinvenuti del bombardiere B-26 “Skeeter”
L’indagine storica ha portato al rinvenimento di alcuni frammenti del velivolo e tramite ricerche d’archivio si è potuto identificare l’aereo e il suo equipaggio.
“Tutto è iniziato – spiega il ricercatore montefiasconese Michele Mari – dall’incontro con lo storico di Castiglione in Teverina Cesare Corradini nella primavera del 2020 grazie al sindaco del paese Leonardo Zannini per avere informazioni di eventuali aerei precipitati durante la seconda guerra mondiale in questo territorio. Cesare Corradini ricordava, dalle fonti d’epoca sentite molti anni prima, di due aerei precipitati: il primo alla Madonnuccia nel comune di Castiglione in Teverina e l’altro a Pian della Breccia a Civitella d’Agliano”.
Proprio nel libro ‘Tempo di guerra, vicende vissute dai castiglionesi durante la seconda guerra mondiale’ di Cesare Corradini sono emerse informazioni che sono state fondamentali per identificare l’aereo precipitato a Pian della Breccia.

Il bombardiere B-26 “Skeeter” (https://b26.com)
“Un aereo precipita nei pressi di pian della Breccia – recita il libro di Corradini – affondando per mezzo metro nel terreno bagnato; alcuni pezzi si disperdono nei dintorni. Soltanto un pilota riesce a lanciarsi con il paracadute e prendere terra nei pressi di Spoletino”.
Alcuni abitanti dell’area riuscirono a soccorrere l’aviatore ferito prima dell’arrivo dei tedeschi e a nasconderlo in un fosso. La caccia all’uomo da parte delle truppe naziste iniziò immediatamente ma non riuscirono a ritrovare l’aviatore.
“Ha la febbre alta – aggiunge il libro – ma è cosciente, dice di chiamarsi John e di essere americano; forse pensando al peggio, detta il suo indirizzo per far avere notizie alla famiglia: John A. Mosset, 39 Gushman. S.L. Portland Maine. Porta appesa al collo una catena con una fotografia di donna, dice che si tratta di sua moglie Maria Caterina e di essersi salvato grazie alla sua protezione”.
John Moffett (findagrave.com)
Da queste informazioni la ricerca è potuta iniziare.
“Proprio dalle notizie contenute nel libro di Cesare Corradini – aggiunge Michele Mari – sono iniziate le ricerche per identificare l’aereo. Nel rapporto di perdita americano (macr – missing air crew report) numero 2212 di un bombardiere B-26 (versione B) abbattuto durante un’azione di bombardamento al ponte ferroviario di Orvieto tra i membri dell’equipaggio c’era John A. Moffett proveniente da Portland Maine. A parte alcune lettere del nome trascritte in modo errato nel biglietto, non ci sono stati dubbi che l’aviatore potesse essere proprio lui. Infatti tutte le altre informazioni collimavano con quelle dettate dall’aviatore e dalle notizie riportate nel libro: la località di residenza dell’aviatore (Portland Maine), il nome (John A.), il luogo di abbattimento del velivolo, l’obiettivo della missione, il nome della moglie ritrovato negli Stati Uniti (Katherine Herward) e infine che soltanto lui riuscì a paracadutarsi dall’aereo”.
Civitella d’Agliano – Alcuni resti rinvenuti del bombardiere B-26 “Skeeter”
Proprio grazie al rapporto di perdita americano si sono avute ulteriori notizie sul velivolo abbattuto in quel lontano 21 gennaio 1944.
“L’aereo caduto a Pian della Breccia – spiega Michele Mari – venne colpito dalla contraerea tedesca nelle vicinanze del bersaglio il 21 gennaio 1944 alle 11,30 ed era il B-26 con numero seriale 41-18326 con soprannome ‘Skeeter’ appartenente al 439th squadron del 319th bomber group dell’Usaaf. Il velivolo decollò dall’aeroporto di Decimomannu in Sardegna per una missione di bombardamento di un ponte ferroviario a Orvieto. L’equipaggio era così composto: Clarice A. Randall (pilota – 25 anni), House R. Lawson (co pilota – 24 anni), Harry M. Price (il puntatore – 24 anni), James S. Davis (motorista e mitragliere – 24 anni), John A. Moffett (operatore radio e mitragliere – 24 anni), Harry E. Merrill (mitragliere – 32 anni) e Julius J. Sablich (fotografo – 25 anni). L’unico aviatore che riuscì a salvarsi fu Moffett mentre tutti gli altri membri dell’equipaggio morirono nello schianto. L’aereo venne colpito al motore destro che subito si incendiò; il velivolo iniziò una lenta planata e poi precipitò”.
Il pilota Clarice Randall (findagrave.com)
Il B-26 Marauder era un bombardiere bimotore che venne utilizzato dagli Alleati in tutti i teatri di guerra della seconda guerra mondiale.
La ricerca è continuata cercando ulteriori informazioni dell’esatto luogo del crash dell’aereo. Fondamentali sono stati in quest’azione il sindaco di Civitella d’Agliano Giuseppe Mottura, Tonino Casciani, Marco Palmucci, Silvano Profili e Alessio Geri.
Civitella d’Agliano – Alcuni resti rinvenuti del bombardiere B-26 “Skeeter”
“Poi è stato ritrovato – continua Michele Mari – l’esatto luogo a Pian della Breccia dove l’aereo precipitò grazie alla testimonianza di Silvano Profili, bambino all’epoca della vicenda. Da qui è iniziata la ricerca sul campo che ha portato al rinvenimento di alcuni piccoli resti del bombardiere americano”.
James Davis (findagrave.com)
Nel terreno, a distanza di 77 anni, sono state ritrovate alcune parti in alluminio della fusoliera e parti della strumentazione di bordo. L’azione d’identificazione dei resti è stata effettuata con la collaborazione dell’associazione Air Crash Po nelle persone di Agostino Alberti e Luca Gabriele Merli.
House Lawson (findagrave.com)
A completamento della ricerca è stato ritrovato nell’archivio storico del comune di Civitella d’Agliano anche un documento in cui si menzionava questo aereo.
Julius Sablish (findagrave.com)
“Dalle ricerche effettuate nell’archivio storico di Civitella d’Agliano – aggiunge Michele Mari – è stato ritrovato un documento in cui vi è scritto: ‘il 21 gennaio 1944 si è incendiato nel cielo di questo comune un bimotore americano colpito dalla contraerea tedesca. Sono stati feriti 12 militari americani di cui 9 salme sono state sepolte nel cimitero comunale’. Il documento conferma quindi la data dell’abbattimento del velivolo anche se il numero degli aviatori rimasti feriti o uccisi è maggiore rispetto al numero dei membri del B-26 in quanto quel giorno vennero abbattuti altri aerei americani nelle vicinanze”.
Civitella d’Agliano – Il documento ritrovato nell’archivio storico comunale
La ricerca si è conclusa con il reperimento di ulteriori informazioni inedite e notizie relative ai vari membri dell’equipaggio grazie all’associazione Air Crash Po.

Harry Price (findagrave.com)
“Grazie alla collaborazione di Agostino Alberti e Luca Gabriele Merli – conclude Michele Mari – sono state ritrovate notizie su tutto l’equipaggio. Il pilota Clarice A. Randall è sepolto al Mound city national cemetery nell’Illinois, il co-pilota House R. Lawson riposa nel cimitero di guerra americano di Firenze, il puntatore Harry Martin Price è sepolto all’Arlington national cemetery in Virginia, il motorista e mitragliere James Davis riposa al Mountain Springs cemetery in Alabama, il mitragliere Harry Merrill è sepolto al Knights of Pythias cemetery in Indiana, il fotografo Julius Sablich riposa nel cimitero di guerra americano di Firenze. Invece John Moffett, alla sua 39esima missione, l’unico che si salvò dallo schianto, per sei mesi venne tenuto nascosto dai civili italiani nelle colline intorno Orvieto ma poi venne catturato dai tedeschi e trasferito in alcuni campi di prigionia nel nord della Germania (Moosburg e a Monaco in Baviera) dove vi rimase per quasi un anno. Venne liberato dai soldati inglesi nel maggio 1945 e poi ritornò negli Stati Uniti dove morì nel 1996”.
La lapide di Harry Merrill (findagrave.com)
Una storia, quella del B-26 precipitato il 21 gennaio 1944 a Pian della Breccia, ricostruita nel dettaglio a distanza di 77 anni, che ha visto protagonisti, loro malgrado, giovanissimi aviatori americani, soldati tedeschi e cittadini italiani, in un intreccio di vicende tragiche e al tempo stesso eroiche della seconda guerra mondiale.
Civitella d’Agliano – Alcuni resti rinvenuti del bombardiere B-26 “Skeeter”
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