Furti ai matrimoni – La Mercedes con la coccarda del ladro gentiluomo
Soriano nel Cimino – Un vero ladro gentiluomo l’Arsenio Lupin dei matrimoni. Non solo prima di razziare le auto degli invitati brindava alla felicità degli sposi, ma non avrebbe nemmeno danneggiato le vetture. Un professionista del furto senza scasso.
Un professionista che arrivava ai ricevimenti in giacca e cravatta, a bordo di una Mercedes ornata dalla classica coccarda da cerimonia e con un mazzo di fiori appresso. Per ora, come è noto, resta agli arresti domiciliari, ma nel frattempo si è saputo che ha ottenuto due ore di permesso al giorno di “libera uscita”, dato che vive da solo, per adempiere alle necessità quotidiane, come ad esempio andare a fare la spesa per mangiare.
“Usando lo spadino come lo uso io, la serratura della portiera non viene forzata, ma semplicemente aperta”, avrebbe spiegato il 45enne arrestato dai carabinieri in flagrante per furto aggravato domenica scorsa a un rinfresco di nozze a Soriano nel Cimino durante l’interrogatorio di convalida davanti al giudice Francesco Rigato, negando di avere compiuto danneggiamenti e improvvisando in tribunale una lezione di “bon ton” da perfetto topo d’auto.
Articoli: Ai domiciliari l’Arsenio Lupin dei matrimoni – Si intrufola ai matrimoni e ruba nelle auto degli invitati, arrestato
Il ladro, I.F., un pluripregiudicato originario di Brindisi, orbitante su Viterbo e attualmente residente a Terni – dove si trova ai domiciliari in attesa del processo per direttissima, rinviato al 18 novembre su richiesta della difesa per valutare eventuali riti alternativi – avrebbe usato ad arte, per aprire non a caso una Fiat Cinquecento, la tecnica dello “spadino”, ovvero un pezzo di metallo piatto o un cavo d’acciaio semirigido, con un gancetto all’estremità.
L’attrezzo viene infilato dai topi d’auto nella guarnizione di un finestrino anteriore, poi si armeggia in cerca del meccanismo della sicura, si tira in alto e in un battibaleno la portiera è aperta.
Il 45enne, assistito dall’avvocato Luigi Mancini, si è inoltre difeso buttandola sulla sospensione del reddito di cittadinanza, grazie al quale sarebbe andato avanti negli ultimi 18 mesi. “Sono stato costretto a mettermi a rubare per necessità”, avrebbe spiegato l’uomo, con un curriculum ricco di precedenti per furto, rapina e anche estorsione.
Lo spadino, per la cronaca, verrebbe utilizzato di solito dai ladri per aprire le utilitarie, anche se le più recenti sono spesso dotate anch’esse di chiusura elettromeccanica, mentre il meccanismo di sblocco delle auto di grossa cilindrata avrebbe sempre una protezione, per cui si rischia di fare solo danni senza ottenere risultati.
Silvana Cortignani
Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564PRIVACY POLICY