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Viterbo - Dopo lo scontro con l'amministrazione comunale che si voleva imporre, a S Angelo di Roccalvecce arriva il lieto fine

Tre porcellini, il murale i cittadini se lo sono fatti da soli…

di Giuseppe Ferlicca
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Viterbo – Favola a lieto fine a Sant’Angelo di Roccalvecce. È quella dei Tre porcellini e come in ogni racconto che si rispetti, sono i “buoni” ad avere la meglio, rappresentati in questo caso dall’associazione Acas, che dal 2016 porta avanti il progetto di dare nuova vita al borgo, colorandolo, grazie ai murales, con storie legate all’infanzia di ciascuno di noi.

Un’idea di successo, che sta portando visitatori e attenzione da parte dei media non solo nazionali.

Il paese sta diventando un enorme libro illustrato, tutti felici e contenti, fino a quando questa estate ha fatto la sua incursione, il cattivo di turno. Immancabile in ogni favola. La temibile amministrazione comunale.

Mentre l’associazione Acas faceva crescere l’idea dei murales, a palazzo dei Priori sono rimasti addormentati, forse aspettando un bel principe che li svegliasse dal torpore. Una volta desti, sono rimasti alla finestra. Senza calare la mitica treccia.

Niente stanziamenti, scarsa attenzione. Altro che favole. Fino allo scorso luglio, quando con un colpo di bacchetta magica da parte della fatina, interpretata dal generoso sindaco Giovanni Arena che ha firmato la delibera, sono stanziati 10mila euro per dipingere su uno stabile comunale, la fiaba dei Tre porcellini.

Senza avere interpellato l’associazione e stanziando la somma a un’associazione orvietana.


Sant'Angelo di Roccalvecce - Il murale dei Tre porcellini

Sant’Angelo di Roccalvecce – Il murale dei Tre porcellini


A questo punto, la favola si è trasformata in dramma. Sono volati gli stracci, con l’assessore Paolo Barbieri (allora al Patrimonio) a rivendicare come, i soldi l’amministrazione è libera di darli a chi ritiene opportuno.

Se fosse stato il personaggio di una fiaba, a Sant’Angelo non sarebbe stato tra i più amati.

Nel frattempo sono passate settimane e cosa succede? Il murale dei Tre porcellini ha fatto la sua comparsa in paese. Ma la magia non c’entra. È stata l’associazione a dare incarico di realizzarlo, in stile rispetto agli altri.

Tutti felici e contenti? Magari non proprio tutti, di certo lo è Chiara Frontini (Viterbo 2020): “Quello che è accaduto in queste settimane a S. Angelo è una bella storia di libertà e coraggio.

Dopo che il comune, senza minimamente confrontarsi con chi si è inventato da zero un’attrazione come Il paese delle fiabe, ha imposto un’opera fuori dal contesto e strapagata, i cittadini se la sono fatta da soli. Come la volevano loro, coerente col progetto.

Non permettendo a nessuno, neanche ad arroganti amministratori dei nostri soldi, di mancare di rispetto alle persone che in quest’iniziativa stanno investendo tempo ed energie”.

E la favola continua.

Giuseppe Ferlicca


Articoli: “I tre porcellini? Liberi di scegliere a chi dare 10mila euro per il murale” – “Murale dei tre porcellini, l’amministrazione di Viterbo mai protesa al bene comune” – “Barbieri prova a giustificare un comportamento ingiustificabile…” – “Le dichiarazioni di Barbieri tipiche di una classe dirigente che ha fatto il suo tempo” – “Una porcata dare 10mila euro ‘fuori regione’ per il murale dei tre porcellini” – “L’assessore Barbieri è entrato in un campo pieno di mine e ne ha pestate parecchie…”


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18 settembre, 2021

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