Lugnano in Teverina – Riceviamo e pubblichiamo – Una nuova giornata dedicata alla villa romana di Poggio Gramignano grazie al progetto La valle incantata – Museum talk (finanziato per il secondo anno dalla legge regionale 24/2003, di cui il comune di Terni è capofila), che mette in rete alcune realtà museali della provincia di Terni, il cui tema, individuato come filo conduttore, coerentemente allo spirito del progetto, è quello del viaggio.
Un progetto che ci porta alla scoperta delle straordinarie bellezze dell’Umbria meridionale, che stupirono Lord Byron e conquistarono pittori del talento di Jean Baptiste Camille Corot, e che la resero immortale nelle loro opere oggi esposte in tutto il mondo.
Infatti a partire dal XVII secolo, questi luoghi furono infatti tappa del Grand tour, il viaggio che giovani aristocratici, intellettuali e artisti europei realizzavano per conoscere l’Italia e per lasciarsi ispirare dai suoi più preziosi tesori.
La villa romana di Poggio Gramignano ha assunto negli ultimi anni un valore di assoluta importanza dal punto di vista scientifico e storico per le scoperte rinvenute dallo staff di archeologi che vede in campo, oltre alla Soprintendenza umbra, anche università americane e italiane. Ma la pandemia Covid ha fermato i lavori per due anni e quindi il grande lavoro portato avanti ha subito un inevitabile rallentamento.
Ora però sembra che ci sia tutto il tempo per ripartire e ritornare a parlare di questa perla archeologica.
Già il prossimo anno torneranno gli archeologi americani con la campagna di scavo e altri lavori previsti all’area archeologica di Lugnano vedranno la luce, come la copertura del sito di Poggio Gramignano per renderlo fruibile ai visitatori e il restauro della ex-chiesa di Sant’Andrea, nel centro storico, che diverrà un centro di archeologia internazionale grazie sempre alla collaborazione delle università americane.
Il prossimo anno nel mese di maggio partirà inoltre il Summer school in Roman Pottery, con Archer Martin responsabile dello studio dei materiali ceramici provenienti dallo scavo di Poggio Gramignano che sabato sarà in collegamento durante la conferenza.
Il programma di domenica prevede la relazione sul sito archeologico lugnanese di Roberto Montagnetti, archeologo lugnanese co-responsabile dell’indagine archeologica a Lugnano, che illustrerà gli ultimi studi sul sito di Poggio Gramignano. In collegamento interverranno David Soren dell’università dell’Arizona, l’archeologo che diede inizio agli scavi nel lontano 1988, David Pickel dell’università di Stanford e appunto Archer Martin.
Dopo la conferenza ci sarà una visita guidata al museo archeologico e successivamente una degustazione di prodotti tipici.
Alessandro Dimiziani
Vicesindaco Lugnano in Teverina
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