Tribunale – I saluti della presidente Maria Rosaria Covelli
Viterbo – (sil.co.) – “A Viterbo l’esperienza più ricca di emozioni della mia carriera di magistrato”. Sono stati calorosi i saluti della presidente del tribunale Maria Rosaria Covelli, nominata da Marta Cartabia capo dell’ispettorato generale del ministero della giustizia.
Una cerimonia dai toni a tratti quasi familiari e con diversi spunti di commozione quella che si è tenuta ieri presso l’aula di corte d’assise del palazzo di giustizia di via Falcone e Borsellino.
“Un saluto emozionante che ho rimandato più volte – ha detto la Covelli – mi pesa molto lasciare il tribunale di Viterbo, per me è stata una esperienza straordinaria, la più ricca di emozioni della mia carriera di magistrato
Questi anni, dal 2016 a oggi, sono stati per me un tassello importante della mia storia privata e professionale, anni che terrò cari, come un libro che si va a sfogliare quando si va a cercare qualcosa che faccia bene al cuore”.
Tribunale – I saluti della presidente Maria Rosaria Covelli (alla sua destra il procuratore capo Paolo Auriemma, a sinistra il presidente vicario Eugenio Turco)
Un commiato davanti a una folta platea che non ha lesinato applausi, nel corso del quale si è parlato molto dei rapporti che negli ultimi anni si sono fatti più stretti e stringenti tra il tribunale e chi quotidianamente lo vive, la città e le sue istituzioni.
Tra le tante iniziative ricordate dalla Covelli, il “successo planetario”, come lo ha definito, “celebrato anche dal Sole 24 ore”, del Giardino della solidarietà, l’area verde di proprietà del comune ma pertinenza del tribunale, di recente riqualificata grazie alla collaborazione pubblico-privato, della cui manutenzione si occupano detenuti-giardinieri del carcere di Mammagialla. “La novità – ha tenuto a sottolineare la presidente – è che ora, grazie alla collaborazione con Palazzo dei priori, si sono aggiunti anche alcuni percettori del reddito di cittadinanza, nell’ambito dei lavori di pubblica utilità che sono tenuti a svolgere”.
Ha ricordato, Covelli, la cooperazione coi vertici del carcere di Mammagialla; le borse di studio della Fondazione Carivit agli studenti che, tramite l’università della Tuscia, si occupano di massimare le sentenze; le tante attività di formazione e i tanti convegni “anche sul tema del fine vita”; i protocolli nati dalla collaborazione col mondo forense; le circa 50 convenzioni siglate in cinque anni.
“Ho avuto la fortuna di incontrare persone straordinarie – ha detto più volte la presidente – abbiamo anche organizzato una donazione di sangue assieme all’Avis. Ci siamo aperti a territorio, scuole, università. Ricordo le giornate della legalità e gli splendidi pannelli realizzati dal liceo artistico Orioli che ornano i corridoi del tribunale e quelli realizzati per la sala del carcere dedicata ai colloqui dei detenuti con le famiglie e con i figli, dedicati alla favola del piccolo principe”.
“Tutti insieme abbiamo condiviso un unico fine, la tutela dei diritti delle persone”, ha rimarcato Maria Rosaria Covelli.
Tribunale – Il ritratto donato dagli studenti dell’Orioli alla presidente Maria Rosaria Covelli
Tra gli interventi quello del sindaco Giovanni Arena, che ha portato anche i saluti del vescovo e del prefetto. “La presidente è riuscita a fare squadra non solo dentro il tribunale, ma anche con la città e le sue istituzioni”. ha detto, citando l’apertura dello sportello antiviolenza Penelope e del centro di ascolto per le vittime di reato. E’ tornato sui percettori del reddito di cittadinanza selezionati per la manutenzione del Giardino della solidarietà: “Non è stato facile, per individuarne 4-5 abbiamo fatto qualcosa come 250 colloqui, trovando per varie ragioni molte difficoltà, ma alla fine ce l’abbiamo fatta”.
Gli studenti dell’Orioli le hanno donato il ritratto di una volto femminile, mentre il presidente dell’ordine degli avvocati della provincia di Viterbo, Stefano Brenciaglia, ha donato alla presidente Covelli, a nome di tutti gli iscritti, una ceramica raffigurante il volto di una nobildonna viterbese.
Tribunale – La ceramica donata dagli avvocati alla presidente Maria Rosaria Covelli
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