Viterbo – Senza se e senza ma Chiara Frontini, leader di Viterbo 2020, “condanna le parole di odio e di violenza” di Guido Urbani, nel 2018 candidato col movimento. Intervenendo alla trasmissione radiofonica La Zanzara, Urbani ha detto: “I miei figli minacciati dallo stato e costretti a vaccinarsi, se je succede qualcosa vò a Roma con un pugnale e sgozzo qualcuno del governo”.
Guido Urbani con Chiara Frontini
Da Frontini, interpellata da Tusciaweb, arriva una “condanna fermissima e senza appello a queste parole d’odio e di violenza che – dice – non condivido né nella forma né nel contenuto. Viterbo 2020 è un movimento civico e partecipativo – rivendica -, ci rispettiamo e rispettiamo tutti. Come leader, non credo di aver mai fomentato o tollerato un linguaggio del genere o aver incitato a qualsiasi forma d’odio. L’episodio mi ha creato dispiacere perché Viterbo 2020 non rappresenta assolutamente questo”.
Da leader del movimento, Frontini prende le distanze dallo stesso Urbani. “Nelle nostre liste – spiega – ha rappresentato un’importante categoria, quella degli autisti Francigena, ma in un’era completamente diversa da quella che stiamo vivendo adesso. La nostra conoscenza politica si è chiusa lì. Adesso, infatti, Urbani non ha né ruoli elettivi né di responsabilità all’interno del movimento. Non rappresenta Viterbo 2020 in nessuna sede e in nessun modo e ciò che ha detto non delinea assolutamente la linea del movimento”.
Chiara Frontini
Non solo candidato, Urbani è stato anche sindacalista e autista Francigena. “L’ho conosciuto come sindacalista – ricorda Frontini – e insieme abbiamo fatto importanti battaglie per la tutela della società di trasporto pubblico. Purtroppo questo periodo ha minato l’equilibrio di tante persone, ma ciò non può assolutamente giustificare i termini utilizzati dai quali mi dissocio e nei quali il movimento non si rivede”.
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