Viterbo – Cinque liste, due per ciascun candidato alla presidenza e una senza indicazioni, almeno in modo ufficiale.
La competizione per il rinnovo dell’amministrazione provinciale entra nel vivo. Ieri consegnati tutti i nomi in corsa. Per l’aspirante presidente Alessandro Romoli, c’è l’appoggio di Tuscia Democratica, sostenuta dal Partito democratico, ma con all’interno elementi come Massimo Erbetti del Movimento 5 stelle.
Poi, quella predisposta dal partito di Romoli, Forza Italia. Il nome richiama quello della formazione berlusconiana: Tuscia Azzurra.
Viterbo – Pietro Nocchi e Alessandro Romoli
Dall’altra parte, Alessandro Giulivi ha il raggruppamento di Fratelli d’Italia, con Tuscia Tricolore e la Lega, Prima la Tuscia.
La quinta lista in campo è Per i beni comuni, area centrosinistra, più centro che sinistra, zona Dem d’ispirazione fioroniana. Corrono solo per il consiglio provinciale, per provare a entrare fra i 12 che lo comporranno, senza indicazioni per la presidenza. Almeno ufficialmente. C’è chi sostiene che ci sia l’appoggio più o meno convinto verso Giulivi. In chiave contro Romoli. Si vedrà.
Quello che è certo è la spaccatura nel centrodestra. Ieri sancito dalle due conferenze stampa di presentazione rispettivamente di Romolo e Giulivi. Nel primo caso, più per lanciare la lista Tuscia Democratica e nel secondo incentrata sul presidente e con le due liste, Prima la Tuscia e Tuscia Tricolore, ovvero Lega e Fratelli d’Italia. Manca Forza Italia che oggi incontra la stampa insieme a Romoli.
Sono in molti a dare in vantaggio il sindaco di Bassano in Teverina, ma comunque il voto a palazzo Gentili consegnerà un centrodestra diviso, parte all’opposizione e parte in maggioranza. Se tutto si fermerà a via Saffi senza ulteriori conseguenze politiche altrove è presto per dirlo.
Una situazione che crea quantomeno imbarazzo politico al sindaco di Viterbo Giovanni Arena. Governa con FI, FdI e Lega. Dovrà decidere chi votare, non potendo scegliere tutti e due i presidenti, ma prima ancora valutare se andare proprio al seggio: “Ho tempo fino al 18 dicembre per riflettere”.
Adesso tutti concentrati nel convincere amministratori dei sessanta comuni ad andare al voto il 18 dicembre, essendo elezioni di secondo livello.
Alessandro Giulivi e Umberto Fusco
Dalla presentazione delle liste poche sorprese rispetto alla vigilia. Tuscia Democratica ha tre sindaci: Nocchi (Capranica), Giulia De Santis (Montefiascone) e Mario Mengoni (Ronciglione). Due in Azzurri per la Tuscia, Massimo Bambini (San Lorenzo Nuovo) ed Ermanno Nicolai (Tessennano). In quella FdI, Lista Tricolore, il primo cittadino di Civita Castellana Luca Giampieri e una sorpresa, Teresa Pasquali, sindaca di Vejano. Ex leghista, si presenta con FdI, seppure non iscritta.
Teresa Pasquali
C’è pure la consigliera comunale di Viterbo Ombretta Perlorca, pure consigliera provinciale uscente, in quota Lega.
Nel raggruppamento dei meloniani, anche Antonio Porri, fino a poco tempo fa sindaco di Vasanello. C’è poi Zelli da Vetralla, il più votato alle ultime elezioni comunali e unico candidato di centrodestra del comune amministrato da Sandro Aquilani.
In Prima La Tuscia, dal comune capoluogo è in lista Stefano Caporossi. Non Vittorio Galati e nemmeno Elisa Cepparotti. Voci prima della consegna liste li davano presenti nel raggruppamento leghista, ma a quanto pare la competizione per le provinciali non era nemmeno nei loro pensieri.
Non è candidato, invece, nella lista Forza Italia, Tuscia Azzurra, Giuseppe Fraticelli.
Il consigliere d’opposizione a Orte era dato per certo, poi qualcosa deve essere successo o non successo e il treno per palazzo Gentili deve essere stato cancellato.
Giuseppe Ferlicca
– I candidati consiglieri delle liste presentate
Articoli: Nocchi: “Tuscia democratica è di centrosinistra, ma vuole continuare la fattiva collaborazione con FI” – Giulivi: “La provincia deve essere la casa di tutti, amministrarla significa non fare distizioni tra comuni” – Erbetti con Tuscia Democratica, Perlorca con FdI, Marini con FI e Caporossi con la Lega – Nocchi: “Tuscia democratica è di centrosinistra, ma vuole continuare la fattiva collaborazione con FI” – Cinque liste per i due candidati presidenti Romoli e Giulivi – Forza Italia non cambia idea e candida Romoli, Giulivi sostenuto pure da FdI – Di Sorte (FI): “Romoli nostro candidato presidente, Forza Italia ha la carta vincente” – Strappo della Lega che candida Giulivi, Romoli verso l’intesa Pd-FI – Lega: “Non c’è più tempo, Giulivi candidato presidente” – Romoli-Giulivi, s’accende lo scontro per la candidatura alla presidenza – Di Sorte (FI): “Forza Italia è compatta, nostra priorità è lavorare nell’interesse del territorio” – Romoli-Giulivi, corsa a due per la presidenza
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