L’elmo etrusco esposto a Villa Giulia
Roma – Al museo etrusco di Villa Giulia scoperta un’incisione su un elmo a 90 anni dal suo ritrovamento.
Una lunga storia che ha origine a Perugia, attorno alla metà del IV secolo a.C., dove viene forgiato un elmo, presumibilmente per un guerriero locale. Poi giunge a Vulci dove diviene proprietà di un altro guerriero, che vuole tenerlo com corredo funebre dentro la propria tomba. Ed è stato proprio a Vulci che nel 1928 viene ritrovato nella necropoli dell’Osteria durante gli scavi guidati da Ugo Ferraguti e Raniero Mengarelli. L’oggetto viene esposto dal 1935 al museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma.
L’elmo etrusco esposto a Villa Giulia
Nel 2019, nel corso di uno studio per la digitalizzazione in 3d delle opere esposte presso il museo a cura di un team di ricerca neozelandese, avviene una scoperta sensazionale. Si nota sul paranuca dell’elmo un’incisione che non era ancora stata notata, studiata e tradotta. 7 lettere, incise a freddo. “Harn ste”.
“Una storia rimasta nascosta sotto gli occhi di tutti – ha spiegato all’Ansa Valentino Nizzo, direttore del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia -. Chissà, forse l’iscrizione non si vedeva quando l’elmo è stato recuperato dalla tomba 55 nella necropoli dell’Osteria di Vulci doveva essere incrostato di terra e ossidato”.
L’elmo etrusco esposto a Villa Giulia
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