Ostia – Pierluigi Concutelli, terrorista nero condannato all’ergastolo per l’omicidio del giudice Vittorio Occorsio nel 1976, è morto questa mattina nella sua abitazione di Ostia. Aveva 79 anni.
Pierluigi Concutelli
Concutelli era malato da tempo, tanto che nel 2011 aveva ottenuto la sospensione condizionale della pena per motivi di salute.
Classe 1944, Concutelli negli anni Settanta è stato uno dei capi dell’organizzazione neofascista Ordine Nuovo prima di intraprendere la strada dalla lotta armata.
La mattina del 10 luglio 1976, Concutelli uccide a colpi di mitra il giudice Vittorio Occorsio, che da tempo era diventato un obiettivo dell’eversismo neofascista per le inchieste da lui condotte sugli ambienti dell’estrema destra. Era stata infatti proprio una sua inchiesta a portare, nel 1973, allo scioglimento di Ordine Nuovo.
Concutelli viene arrestato quasi un anno dopo, nel febbraio 1977, in un appartamento di Roma. Quando quella mattina gli agenti circondano lo stabile dove si nascondeva, Concutelli, ormai in trappola, si costituisce alle forze dell’ordine. Più tardi in questura, di fronte ai giornalisti e alle telecamere della Rai, si dichiara “prigioniero politico”.
Condannato all’ergastolo per l’omicidio Occorsi, Concutelli colpisce anche in carcere. Dietro le sbarre uccide infatti Ermanno Buzzi, condannato in primo grado per la strage di piazza della Loggia, e Carmine Palladino, luogotenente di Stefano Delle Chiaie in Avanguardia Nazionale, entrambi considerati dei delatori.
Concutelli non si è mai pentito. Dopo aver trascorso quasi metà della sua vita in carcere, nel 2011 ottiene la sospensione condizionale della pena per motivi di salute. Aveva avuto una grave ischemia cerebrale.
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