Antonio D’Orazi
Bagnoregio – Anziano muore dopo lite, sospeso il processo per omicidio preterintenzionale al 16enne.
Accusato di omicidio preterintenzionale per la morte di un anziano vicino di casa con cui aveva discusso poco prima, un giovane all’epoca sedicenne ha ottenuto la messa alla prova per due anni prima della discussione del processo che si è svolto a ritmi serrati, un’udienza ogni quindici giorni, davanti al collegio del tribunale per i minori.
Era l’estate di due anni fa e i fatti sono avvenuti a Bagnoregio. Presunta vittima Antonio D’Orazi, un 76enne che la sera del 26 luglio 2019 sarebbe stato colpito con un pugno in faccia dal minore durante una lite condominiale.
L’uomo si è sentito male a Belcolle, dove si era recato con la moglie a sua volta colta da un malore. In ospedale le sue condizioni sono precipitate e l’anziano non si è più ripreso, fino al decesso avvenuto a distanza di 23 giorni, il 17 agosto, cui ha fatto seguito, il 27 agosto, l’arresto, ai domiciliari in una comunità di Frosinone, dell’aggressore con l’accusa di omicidio preterintenzionale.
“La messa alla prova – ci tiene a sottolineare il difensore Giacomo Tafuro – è stata decisa in seguito al dibattimento, nel corso del quale è venuta fuori un’altra verità rispetto a quella emersa nell’immediatezza, che ha totalmente attenuato la posizione del mio assistito, Posizione che si è quindi notevolmente ridimensionata, tant’è che ha potuto fare presto ritorno a casa, essendo venute meno anche le esigenze cautelari disposte al momento dell’arresto”.
“E’ un evento rarissimo la messa alla prova nei casi di omicidio preterintenzionale, a quanto mi risulta in Italia c’è stato soltanto un precedente analogo. Questo a ulteriore conferma di quale è stato l’esito dell’istruttoria dibattimentale. Il procedimento è stato sospeso prima della discussione, su richiesta iniziale della difesa, condivisa anche dai giudici del collegio, che hanno fatto analoga proposta. L’imputato sarà sottoposto a periodiche verifiche del percorso intrapreso con la messa alla prova e se l’esito sarà positivo la vicenda si chiuderà con l’estinzione del reato”.
Silvana Cortignani
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