Bagnaia – Piazza XX Settembre
Viterbo – Fermato dai carabinieri a Bagnaia, fornisce un alias invece del suo vero nome. Ma quando lo portano in caserma, essendo oltretutto conosciuto, la verità viene fuori e finisce a processo per avere declinato false generalità.
Per questo l’uomo, uno straniero, è stato condannato a otto mesi dal giudice Gaetano Mautone del tribunale di Viterbo, che gli ha comunque concesso la sospensione della pena.
Il difensore Barbara Grillo, chiedendo l’assoluzione, ha spiegato che il suo assistito non capisce bene l’italiano, motivo per cui avrebbe fornito l’alias al posto del suo vero nome.
Il giudice ha però condiviso la linea dell’accusa, condannando l’imputato a otto mesi come chiesto dal pubblico ministero.
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