Tribunale - Imputata una sessantenne - Dovrà anche risarcire in sede civile la coppia

Perseguita il suo ex e la moglie, condannata a 8 mesi per stalking

L’avvocato di parte civile Antonio Rizzello

Nepi – (sil.co.) – Condannata a otto mesi per stalking, più il risarcimento da quantificare in sede civile, una sessantenne residente in un centro del comprensorio civitonico accusata di avere perseguitato per mesi una coppia di coniugi di Nepi. Il processo si è concluso giovedì davanti al giudice Giacomo Autizi del tribunale di Viterbo. 

L’imputata, che in passato aveva avuto una relazione col marito – considerata un’aggravante a suo carico dall’accusa – avrebbe preso di mira sia lui che la moglie, minacciando di rovinarli, appostandosi di fronte ai rispettivi luoghi di lavoro, in particolare l’esercizio commerciale dell’uomo,tirando pietre sulla vetrina e arrivando anche a rigargli la fiancata della macchina. I coniugi, assistiti dall’avvocato Antonio Rizzello, si sono costituti parte civile. 

“Vi rovino, ti faccio passare un guaio, dico tutto in giro”, avrebbe minacciato, tra agosto e ottobre del 2014. “E’ solo l’inizio”, gli avrebbe detto, confessando al telefono di essere lei l’autrice degli attivi vandalici e intimidatori. E’ arrivata anche a promettergli che gliela avrebbe fatta pagare, avendo chiamato le vittime i carabinieri, molestandoli anche nel sonno con continue telefonate, sia palesandosi, sia mute.

A carico della sessantenne c’è anche un altro procedimento per estorsione, in cui è imputata assieme a un sedicente investigatore provato, in quanto avrebbe inviato foto hard del suo ex alla madre della moglie, ricattandola per non dire alla figlia che il marito la tradiva quando non era vero. Un ricatto a luci rosse cui la suocera non ha creduto, dando fiducia al genero e facendo arrestare il sedicente investigatore privato, rinviato a giudizio a fine 2015 assieme alla presunta mandante.