Vasanello – (a.c.) – “Quasi tutti sanno che l’attività fisica fa bene, ma molti non la praticano”. Un dato contraddittorio che esce dal secondo capitolo della ricerca sulle abitudini posturali condotta da Francesco Bergantili, fisioterapista vasanellese specializzato in posturale metodo Souchard.
Il secondo ambito dell’indagine, a cui hanno partecipato 181 persone equamente divise tra uomini e donne, si concentra sull’attività fisica e sulla sua percezione tra gli intervistati.
Alla domanda “cosa ritieni sia più benefico per la tua postura?”, sommando le varie alternative offerte come “camminare”, “correre”, “nuotare” eccetera, il 93,9% degli intervistati concentra la sua risposta su attività chiaramente afferenti allo sport.
Ma alla domanda “fai abitualmente sport?” il quadro si capovolge: il 65,2%, infatti, risponde “no”.
“Confrontando le risposte a queste due domande – spiega Bergantili – è evidente che il problema principale non è la scarsa conoscenza delle abitudini sane da parte delle persone, ma la costanza nell’applicarle. Al netto che in questo periodo è molto più difficile fare sport, visto che gli impianti sono chiusi per via della pandemia, alla base di tutto c’è la motivazione individuale che ci spinge a sudare, faticare e fare sacrifici”.
Il fisioterapista suggerisce quindi un metodo: “Bisogna darsi degli appuntamenti fissi, come quando si andava in palestra, in piscina o agli allenamenti con la squadra, in cui gli orari erano prestabiliti e ci si organizzava la giornata in funzione di quello. È fondamentale ritagliarsi almeno due ore a settimana per l’attività fisica. Anche se non abbiamo un allenatore che ci segue da vicino, basta fare un minimo di mantenimento del tono muscolare: sono sufficienti anche gli esercizi che si fanno comunemente nel proprio sport, abbinandoli a stretching e qualche passeggiata o corsa”.
Altro tema toccato dalla ricerca di Bergantili è la percezione che gli intervistati hanno delle principali abitudini dannose per la postura del corpo, da cui potrebbero nascere fastidi, dolori, infiammazioni o addirittura infortuni più o meno gravi.
Alla domanda “cosa ritieni faccia meno bene alla tua postura?”, quasi la metà delle risposte (il 47%) punta su “stare seduti”. Il 23,2% dice “riposare poco”, il 16% “mangiare male” e il 13,8% “stare in piedi”.
Qual è la risposta giusta? “Stare seduti per molte ore consecutive sicuramente non è positivo per la colonna – spiega Bergantili -. È importante prendere delle pause almeno ogni 60 – 90 minuti, alzandosi e muovendosi. Ma In linea generale ogni postura è individuale, quindi la ricetta unica non esiste. Anche le altre opzioni possono provocare stress meccanici al nostro corpo. Muoversi, riposare bene e mangiare sano sono la base per una vita sana”.
Particolare è soprattutto il tema della cattiva alimentazione. Immaginare un legame tra il cibo e la postura del corpo non è immediato, eppure, dice Bergantili, tra le due cose c’è un rapporto molto diretto: “Mangiare male affatica l’apparato digerente. Questo tipo di stress comporta, spesso inconsciamente, ad assumere posture sbagliate, in quanto il sistema del corpo favorisce posizioni che assistano il lavoro dell’apparato digerente. Ciò, nel lungo periodo, può portare a comprimere la colonna in atteggiamenti negativi. Nei casi di disturbi importanti si può arrivare a una vera e propria diminuzione della capacità di movimento della muscolatura che compone l’apparato digerente. E questa ipomobilità carica la colonna tramite i legamenti che la uniscono agli organi. Fermo restando che i soggetti che mangiano male sono più propensi al sovrappeso o all’obesità, e questo è di per sé un fattore di stress alle articolazioni”.
– “Ricerca posturale, 70 persone su 100 vivono con dolori all’apparato muscolo-scheletrico”
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