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Ripartiamo da San Pellegrino - Tre pannelli affacciati dal loggiato di Palazzo Santoro raccontano in lavori in corso nella biblioteca comunale di Viterbo

“Un ascensore per la cultura” a piazza del Teatro…

di Daniele Camilli
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Viterbo – E’ tornata la biblioteca comunale degli Ardenti. Affacciati dal loggiato di palazzo Santoro a piazza del Teatro, Viterbo, tre pannelli in sequenza, a formare un unico messaggio. “Un ascensore per la cultura”. Con tre progetti in corso, e un proposito nel cassetto. Il primo pannello richiama i lavori di sistemazione di palazzo Santoro. Il secondo, l’abbattimento delle barriere architettoniche, e il terzo, la messa in salvo dei fondi manoscritti. Un “ascensore” che parla anche di mobilità sociale e rimozione degli ostacoli. 


Viterbo - Palazzo Santoro - La biblioteca comunale

Viterbo – Palazzo Santoro – La biblioteca comunale


Tre pannelli, voluti dal commissario del consorzio biblioteche Paolo Pelliccia, per testimoniare una presenza, e al tempo stesso un lavoro di recupero e rilancio che va avanti da dieci anni. Passato per il restyling da cima a fondo della biblioteca provinciale di Viale Trento e il salvataggio di migliaia di libri antichi. Un lavoro proseguito durante tutta l’emergenza Covid. La sala lettura è chiusa e l’accesso è solo su appuntamento. Ma la biblioteca lavora, manoscritti e testi si possono consultare. 



Il proposito nel cassetto è invece quello di creare un unico polo delle biblioteche a palazzo Santoro, coinvolgendo anche piazza Campoboio, dove c’era il vecchio ingresso al palazzo, oggi, alle spalle dell’Inps di via Matteotti, completamente nell’incuria e in preda alle macchine. Con lamiere e case scaricate per contorno. Un polo con una sola sede, messa a regime. Utilizzando pure il loggiato e la terrazza che guarda verso la parte del centro storico che s’affaccia sulla chiesa di San Francesco a Porta Fiorentina. Una struttura pienamente recuperata e in relazione con santuario, Corso Italia e teatro dell’Unione. Un percorso coerente, per lasciare alla città uno spazio di pubblica lettura. Attrezzato e fatto come si deve. Individuato prima, dal commissario Pelliccia, nell’ex caserma dei vigili del fuoco a Santa Maria in Gradi, poi nell’ex caserma dei militari in via Palmanova. Se l’è prese e tenute entrambe l’università degli studi della Tuscia. In una città che, forse senza nemmeno rendersene conto, ha di fatto tre poli universitari, Riello, San Carlo e Santa Maria in Gradi-Paradiso, e nemmeno uno dedicato ai libri e ai fondi antichi di proprietà pubblica provinciale e comunale. Dove per accedere non bisogna pagare alcuna tassa. Entro giugno l’Unitus demolirà l’ex caserma di via Palmanova, per farci poi aule a spazi destinati a studenti, docenti e dottorandi.


Viterbo - Palazzo Santoro - La biblioteca comunale

Viterbo – Palazzo Santoro – La biblioteca comunale


Tre pannelli agli Ardenti davanti al teatro. Il primo ricorda i lavori in corso all’interno di palazzo Santoro, dove, tra i fondi antichi, qualcuno ci parcheggiava pure il motorino. Nel cortiletto all’ingresso del palazzo ci piazzavano invece le macchine. La situazione ereditata da Pelliccia e raccolta in una decina di album fotografici conservati in un armadio di viale Trento. I fondi antichi adesso sono in salvo, al piano rialzato della biblioteca. Il problema non era soltanto il motorino parcheggiato in mezzo, ma anche locali pieni di umidità e sporcizia. Insomma, il patrimonio della biblioteca era in completo stato di abbandono. Mentre l’emeroteca, con buona parte dei giornali del secolo scorso, chiusa dentro a un garage in via San Bonaventura. Anche questa è stata spostata altrove, a viale Trento, e il garage chiuso una volta per tutte.


Viterbo - Il degrado della biblioteca comunale prima del salvataggio dei libri

Viterbo – Il degrado della biblioteca comunale prima del salvataggio dei libri


Il terzo pannello, con il contributo della Fondazione Carivit, spiega che è in corso la sistemazione dei fondi manoscritti. Gli si darà finalmente un ordine. Mettendoli così a disposizione di tutti, e non soltanto di chi riusciva a raccapezzarsi nei sottoscala di palazzo Santoro. Una campagna, senza precedenti per l’archivio comunale, di re-inventariazione e revisione di intere collezioni e programmazione di interventi di restauro.


Viterbo - Il degrado della biblioteca comunale prima del salvataggio dei libri

Viterbo – Il degrado della biblioteca comunale prima del salvataggio dei libri


Infine il pannello centrale. Consorzio biblioteche e comune hanno vinto un bando regionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Perché a palazzo Santoro le barriere architettoniche ancora ci sono. Commissario e comune hanno trovato i finanziamenti per eliminarle, dopo che Pelliccia lo ha già fatto da tempo a viale Trento, sede della biblioteca provinciale. Il comune, in corso d’opera e indipendentemente dal bando regionale, dovrebbe mettere mano anche al tetto. Una mesata fa si è infatti staccato un pezzo del controsoffitto e anche l’acqua è entrata un po’ dappertutto e da più punti del soffitto al secondo piano. I lavori finanziati dalla Regione prevedono la costruzione di un ascensore e la sistemazione degli impianti elettrici e di riscaldamento. La biblioteca andava infatti ancora avanti con le bombole e un impianto della luce sostanzialmente a andato. In mezzo i libri e la memoria di una città.

Daniele Camilli


Multimedia: Fotogallery: Il degrado della biblioteca prima del salvataggio dei libri – La biblioteca di piazza del TeatroIl tetto e i locali della biblioteca Il progetto del consorzioIl degrado di piazza Campoboio – Video: La biblioteca chiusa – Il progetto

Articoli: Biblioteca comunale di Viterbo… quando parcheggiavano il motorino in mezzo ai libri antichi – Laura Allegrini: “Il comune farà la sua parte per salvare e valorizzare Palazzo Santoro” – La biblioteca comunale di Viterbo cade a pezzi…


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19 febbraio, 2021

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