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“Meno restrizioni per la Tuscia… non ha i parametri per la zona rossa”

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Viterbo – “Diamo alla Tuscia maggiori concessioni, non ha raggiunto i parametri per l’ingresso in zona rossa”. Il sindaco Giovanni Arena scrive al presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti chiedendo di rivalutare la scelta di zona rossa per la Tuscia. Ma lo fa insieme al solo sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi. Non aderendo, quindi, all’appello lanciato da Chiara Frontini (Viterbo 202) che prevede una raccolta firme degli amministratori a sostegno della richiesta diretta a Speranza e Zingaretti di ridurre le misure restrittive nella Tuscia.


Viterbo - Il sindaco Giovanni Arena

Viterbo – Il sindaco Giovanni Arena


“Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta scelta, basata su dati scientifici che non vogliamo certo mettere in discussione – scrivono Giulivi e Arena – vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo di fare proprio sulla base di quegli stessi dati che, grazie ali lavoro di tutti gli amministratori locali al controllo messo in atto dalle forze dell’ordine e ad un altrettanto lodevole atteggiamento dei nostri concittadini, hanno visto l’indice del contagio della nostra provincia sensibilmente inferiore rispetto a quello delle altre province del Lazio”.


Alessandro Giulivi

Alessandro Giulivi


Quindi la richiesta di concedere qualche libertà in più al territorio della Tuscia e dare la possibilità, almeno a scuole materne e scuole dell’obbligo di riaprire. E di dare respiro a qualche realtà commerciale.

“Così come sono state previste zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus nelle settimane scorse – chiedono i due sindaci – allo stesso modo potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di contagio non ha ancora raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa.

Pensiamo  – suggeriscono – alla possibilità di tenere aperte le scuole dell’obbligo e le scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività economiche di poter lavorare così come hanno fatto, in piena sicurezza nelle ultime settimane”.


La lettera completa al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti

Egregio presidente, nei giorni scorsi, a seguito dell’incremento dei casi di positività nella nostra Regione, abbiamo purtroppo dovuto constatare l’ingresso, a partire dalla giornata di lunedì 15 marzo, nella zona rossa con tutte le conseguenti restrizioni in ambito sociale ed economico.

Pur essendoci ben chiare le motivazioni di questa sofferta scelta, basata su dati scientifici che non vogliamo certo mettere in discussione, vorremmo invitarla ad una riflessione che ci sentiamo di fare proprio sulla base di quegli stessi dati che, grazie ali lavoro di tutti gli amministratori locali al controllo messo in atto dalle forze dell’ordine e ad un altrettanto lodevole atteggiamento dei nostri concittadini, hanno visto l’indice del contagio della nostra provincia sensibilmente inferiori rispetto a quello delle altre province del Lazio.

Non essendo assolutamente nostra intenzione fare demagogia e facile populismo su questi dati e tanto meno mettere a rischio la salute pubblica, consapevoli che le nuove varianti dei virus potrebbero compromettere in pochi giorni il lavoro di prevenzione fatto finora riteniamo però che, così come sono state previste zone di restrizione per i territori più colpiti dal virus nelle settimane scorse, allo stesso modo potrebbero essere previste aree con maggiori concessioni dal punto di vista sociale e commerciale per quei territori in cui l’indice di contagio non ha ancora raggiunto i parametri necessari per l’ingresso della zona rossa.

Pensiamo alla possibilità di tenere aperte le scuole dell’obbligo e le scuole materne, oltre che dare la possibilità ad alcune attività economiche di poter lavorare così come hanno fatto, in piena sicurezza nelle ultime settimane.

Certi di un suo cortese ed immediato interessamento in merito, da condividere con tutti gli organismi preposti a questo tipo di decisione, attendiamo da lei un segnale chiaro nei confronti delle province di Viterbo.

Giovanni Arena
Sindaco di Viterbo

Alessandro Giulivi
Sindaco di Tarquinia


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