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Cronaca - Secondo gli inquirenti, il giudice avrebbe emesso dietro pagamento sentenze favorevoli agli assistiti del legale

Arrestati per corruzione il gip di Bari e un avvocato penalista

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Bari – Scattano le manette per due uomini di legge. Giuseppe De Benedictis, gip del tribunale di Bari, e Giancarlo Chiariello, avvocato penalista, sono stati arrestati su disposizione del gip di Lecce che ha accolto le richieste di misure  cautelari della Direzione distrettuale antimafia (Dda).


Carabinieri

Carabinieri


Come riporta Rai News, i due sono accusati di aver contratto un accordo corruttivo in base al quale il giudice avrebbe emesso, dietro pagamento, sentenze favorevoli agli assistiti dell’avvocato Chiariello, spesso mafiosi detenuti appartenenti alla criminalità organizzata barese e foggiana.

Le somme di denaro sarebbero state consegnate presso l’abitazione o lo studio del legale, in alcuni casi sembrerebbe anche in un bar a pochi metri di distanza dal palazzo di giustizia di Bari. 

Stando a quanto si legge su Rai News, il giudice De Benedictis sarebbe stato sorpreso dai carabinieri dopo aver intascato una mazzetta da 6mila euro da parte dell’avvocato Chiariello. Durante una perquisizione del 9 aprile nell’abitazione del gip, sarebbero state trovate diverse somme di denaro per una cifra complessiva di 60mila euro.

L’arresto dei due da parte dei carabinieri avviene nell’ambito di una maxi operazione che ha portato all’arresto anche di altre persone, tra le quali alcuni esponenti della criminalità organizzata barese e foggiana che avrebbero beneficiato di provvedimenti favorevoli da parte del giudice. I militari avrebbero scoperto il sistema corruttivo anche grazie alle dichiarazioni fornite da alcuni collaboratori di giustizia. 

Nei giorni scorsi, dopo la perquisizione, il giudice De Benedictis ha volontariamente deciso di presentare la domanda per il ritiro anticipato dalla magistratura.


Presunzione di innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.


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25 aprile, 2021

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