La Fontana grande
Viterbo – “Se fate riaprire l’acqua della fontana, te meno. L’acqua fa più danni della grandine”. Alle spalle, per scherzo, ma dritto come un chiodo. Poi, incuriosito, domandi: “come mai?”. Nel frattempo, piede appoggiato al muro, occhiale da sole e baffo, il padre sulla porta, come un verso di Sinisgalli, raccontava di quando, un tempo, si poteva sparare ai piccioni dalle finestre. “Con i piombini, vero?”, chiedi, ingenuo. “Seee – la risposta – a schioppettate, fijo…li pjavamo a schioppettate”. Ha ribadito.
Piazza Fontana grande, Viterbo. Di fronte, fasciata dalle macchine come sempre, la fontana del XIII secolo che dà il nome alla piazza. A secco, come tante altre. Bianca, per il cloro. Come quasi tutte. Fontane di Viterbo. Tra le vie Cavour e Garibaldi, la più antica di tutte. Ridotta una straccio e senza nemmeno una goccia d’acqua.
Viterbo – La Fontana grande
Eppure da queste parti, anche se tutti quelli che senti preferiscono l’anonimato, l’acqua nella fontana non ce la vogliono. “Perché fa solo casino”. Firmato, quasi tutta la piazza. Conseguenza di una mancata manutenzione e di una programmazione inesistente nella gestione di un bene, la fontana, e di un patrimonio, l’acqua. Entrambi pubblici.
Che “casino” fa la fontana? “Quando c’è l’acqua – spiega uno dei residenti – i piccioni intasano le condutture e quest’ultima inizia a schizzare più forte da un bocchettone piuttosto che dagli altri. E l’acqua finisce in mezzo alla strada e d’inverno, quando gela, la gente che fa le foto ci scivola sopra”.
Non solo, ma in questo modo l’acqua finirebbe pure con l’allagare la zona del bar, con i tavoli all’esterno.
Viterbo – La Fontana grande
La Fontana Grande è la più antica fontana della città, costruita dal comune nel 1212. Artefici i maestri scalpellini Bertoldo e Pietro Di Giovanni. La fontana è formata da una vasca a croce greca con al centro una colonna con capitello corinzio che sorregge due tazze sovrapposte e sovrastate da un pinnacolo. E’ infine rialzata rispetto al piano della piazza da una gradinata che la circonda.
Viterbo – La Fontana grande
L’altro problema della fontana sono i “bocchettoni”. Le bocche scolpite da cui usciva l’acqua. In diversi punti mancano le cannelle. “Questo – continua a raccontare il residente – comporta che il getto dell’acqua cambia in continuazione e in diversi casi finisce sul peperino sgretolandolo”.
Viterbo – La Fontana grande
L’acqua della fontana proviene da un acquedotto romano, a monte di Santa Maria in Gradi, costruito nel IX secolo dal console Mummio Vigro Valerio Vigeto per la sua villa al Bagnaccio. Oggi nella fontana, al posto dell’acqua, c’è invece un po’ di monnezza. Con le persone che lì attorno abitano e lavorano incazzate perché quando invece c’è l’acqua la situazione rischia di diventare ingestibile. Con piccioni, acqua che allaga la strada e bocche della fontana che sputano un po’ dove capita. Come i lama.
Viterbo – La Fontana grande
Per il resto, pure questa fontana è una desolazione, sgretolata in diversi punti, arrugginita, macchiata e imbiancata. In sintesi, non ci si fa più caso. Tranne i residenti che, se il comune riapre la fontana senza la necessaria manutenzione, si incazzano di brutto. Con tutto il discorso sul turismo in città che passerebbe in secondo piano. Nemmeno a torto. Le immagini girate nel 2019 evidenziavano già i problemi posti da chi sta in piazza. Ma tanto, non ci si fa più caso. Tanto a Rodi c’è pure una copia della fontana. Risalente, però, al secolo scorso. Se quella vera si sfascia del tutto, basta chiedere indietro quella finta. Tanto, chi vuoi che ci faccia caso.
Daniele Camilli
Fotogallery: La Fontana grande
Multimedia – Fotogallery 2019: Fontana grande sta colando a picco – Video 2019: L’acqua di fontana Grande
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