Monterosi – (sil.co.) – I genitori lavorano in discoteca, tre sorelle di 15, 13 e due anni restano sole tutta la notte. Fino a quando, la sera dell’8 novembre 2017, la quindicenne non si porta a casa il fidanzatino facendosi scoprire e scoppia il finimondo.
Discoteca – Foto di repertorio
Scoppia il finimondo e la minorenne scappa di casa, così i carabinieri della stazione di Monterosi, che l’hanno rintracciata il giorno successivo, avviano indagini per capire le dinamiche interne alla famiglia allargata della quale la ragazzina dice di non volere più far parte.
Fatto sta che le sorelle sono state affidate per un periodo a una casa-famiglia, mentre moglie e marito sono finiti a processo per abbandono di minori.
“Abbiamo scoperto che la quindicenne, iscritta alle scuole medie, non andava neanche a scuola, in un mese e mezzo aveva frequentato le lezioni solo 4-5 giorni. Pedinando la coppia composta dal padre e dalla compagna, abbiamo quindi avuto conferma che uscivano la sera poco prima di mezzanotte per andare a lavorare a Roma e tornavano a casa all’alba del giorno dopo”, ha spiegato il comandante Mario Della Corte al giudice Giacomo Autizi.
“La donna, in particolare, usciva tutta truccata, in abiti succinti e scarpe coi tacchi a spillo, ma non sapevamo dove andassero di preciso, sapevamo di una discoteca, perché una volta giunti nella capitale, per non farci scoprire, tornavamo indietro ad aspettare che tornassero”, ha detto.
“Usciti loro, in casa non entrava nessun altro, per cui le due adolescenti e la bimba piccola, l’unica figlia di entrambi, restavano da sole. Solo qualche volta con loro c’era la sorella maggiore della quindicenne, che viveva con la madre e aveva all’epoca 18 anni”, ha proseguito il militare.
In aula sono state sentite le figlie maggiori dei due imputati, la 15enne oggi 19enne e la 13enne oggi 17enne, le quali hanno confermato che la sera, dopo cena, il padre dell’una e la madre dell’altra andavano a lavorare in discoteca e loro restavano a casa da sole con la sorellina di due anni. Hanno detto che accadeva tre-quattro volte alla settimana.
L’11 novembre sarà sentita la versione degli imputati, cui era stata sospesa in un primo momento la potestà genitoriale sulle figlie, successivamente ripristinata per entrambi.
Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564PRIVACY POLICY