Viterbo – Sembra una croce. E ad esserci inchiodato è un altro pezzo del patrimonio storico del territorio viterbese. Ponte Funicchio, in località Pian di polvere, quartiere Santa Barbara. Dodicimila abitanti a nord della città. Poco oltre, appena un passo dopo il cemento, una campagna splendida e un bosco bellissimo con cavalli, pony e noccioleti. Quest’ultimi ancora in erba, ma arrivati anche da queste parti così come in altre zone della campagna viterbese che nel corso di questi anni sembra aver subito trasformazioni tali da modificare i rapporti di forza che l’hanno caratterizzata nel corso dell’ultimo secolo.
Viterbo – Ponte Funicchio
Con i grandi proprietari di un tempo che stanno perdendo mano mano terreno a tutto vantaggio di nuovi grandi proprietari terrieri che hanno avuto la capacità di conquistare, prima ancora della terra stessa, i rapporti con la grande distribuzione. Proprietari che però sembrerebbero accusare l’avanzata del fotovoltaico e la presenza sempre più consistente delle multinazionali dell’energia. Mentre nelle campagne si sta man mano sviluppando una forza lavoro, in particolar modo bracciantile, sostanzialmente sconosciuta a Viterbo. Una forza lavoro, finora disorganizzata sul piano sindacale, che non ha veramente nulla. Se non i propri figli e le proprie braccia. In molti casi, nemmeno la cittadinanza. Non invisibili, ma stranieri in patria.
Ponte Funicchio, II secolo avanti Cristo. Campagna viterbese. Qualche chilometro più avanti la città romana e il teatro di Ferento. Ponte Funicchio è largo due metri e mezzo e alto 16. Si può anche attraversare, ma i 16 metri di vuoto, l’assenza di protezioni, il muschio, le erbacce e pure un bel po’ di vertigini scoraggiano decisamente a farlo.
Viterbo – Ponte Funicchio
Un posto che merita di essere visto. Al di là dei noccioleti. Tra alberi, massi e ruscelli di un bosco meraviglioso che merita d’essere visto. Una di quelle scampagnate che non si dimenticano. Tuttavia Ponte Funicchio, bene culturale, quindi una di quelle cose che appartengono a tutti, è difficile da raggiungere. Eppure un tempo, da queste parti, i viterbesi venivano a passeggiare e cazzeggiare. Invece adesso, prima di avvicinarsi si dovrebbero superare diverse proprietà e le recinzioni di un centro addestramento cani che arrivano a poche decine di metri dal ponte romano. Altre recinzioni invece, difficili da ricondurre perché non si noterebbero cartelli, tagliano in due un ruscello. Sempre a poche decine di metri dal ponte ma dal lato opposto rispetto a quelle messe lì per addestrare i cani. Le recinzioni sembrano essere in più punti attorno al ponte.
Viterbo – Ponte Funicchio
Ponte Funicchio ha due arcate che poggiano sui fianchi delle rupi. Il pilastro centrale è fatto di massi, alcuni dei quali caduti nel torrente.
Viterbo – Ponte Funicchio
Per raggiungerlo bisogna percorrere sentieri alternativi facendo lo slalom tra proprietà, recinzioni e filo spinato. Per non finirci dentro o lasciarci i jeans sopra. Calandosi poi con la corda per alcune pareti e superando infine qualche buca di un paio di metri che sta lì tra le rocce, pronta a farti male sul serio.
Viterbo – Ponte Funicchio
Ma il posto, come già detto, è bellissimo. E a pochi passi da Viterbo, e che chiunque, riscoprendolo e attrezzando un percorso, potrebbe visitare. E non c’è soltanto il ponte da vedere, ma anche una vegetazione incredibile che spunta ovunque, con piccole cascate intorno. Vale veramente la passeggiata. Potendoci arrivare.
Daniele Camilli
Multimedia: Fotogallery: Ponte Funicchio – Video: Dove sta il ponte
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