Viterbo – “Siamo per una scuola in presenza, ma in sicurezza. E spero che i trasporti siano all’altezza della situazione e delle esigenze degli studenti che più di tutti hanno subito le conseguenze dell’emergenza Covid”. E’ il punto di vista della Uil scuola di Viterbo, segretaria generale Silvia Somigli, in vista dell’apertura degli istituti superiori con didattica in presenza al 70% degli studenti, almeno. Con l’obiettivo, nelle zone gialle, di arrivare a 100. A partire dal 26 aprile.
Viterbo – La segretaria della Uil scuola Silvia Somigli
“Le dichiarazioni del provveditore Daniele Peroni – spiega Somigli – sono condivisibili. Riaprire la scuola è un bene, la presenza in classe fondamentale, anche, come ha evidenziato Peroni, per evitare di accentuare le differenze sociali tra gli studenti. E le scuole della Tuscia sono in sicurezza. Questo grazie ai sacrifici fatti, a partire da poche certezze, dai dirigenti e da tutto il personale scolastico. In sinergia, e questo è un altro dato importante, con tutte le istituzioni, a partire dall’ufficio scolastico”.
Viterbo – I tamponi anti Covid in una scuola
Per Somigli serve tuttavia “una riflessione forte sul sistema scolastico. Il 26 eccolo e servono azioni urgenti. Non si può lasciare la scuola alla sola, sebbene preziosa, buona volontà e capacità professionale dei dirigenti scolastici e del personale e alla loro capacità di entrare in sinergia con le istituzioni”.
Viterbo – Il ritorno a scuola
La popolazione studentesca, compresi gli istituti comprensivi (infanzia, elementari e medie), arriva a 38.500 studenti. Le scuole superiori, 15 in tutto, ne contano 13.086. Gli alunni delle prime classi sono 2867. Il resto, 10.200 studenti, frequenta dalla seconda alla quinta.
Viterbo – Un punto operativo per il vaccino
“L’anno del Covid – prosegue Somigli – ha lasciato strascichi importanti. Non solo dal punto di vista strutturale, ma anche emotivo e psicologico. La scuola che esce da quest’ultimo anno è completamente diversa rispetta a quella di un solo anno fa. E le prime cose attualmente riscontrabili sono la preoccupazione e la crisi. Anche di identità. Un malessere fortissimo”.
Viterbo – Una manifestazione studentesca
Una preoccupazione espressa anche dal segretario nazionale della Uil scuola, Pino Turi. “Non ci sono dati sulla scuola – ha detto Turi – li abbiamo chiesti molte volte ma, ad oggi, non c’è un quadro esatto dell’incidenza del virus sul personale della scuola. Una cosa è l’obiettivo politico, che ci trova d’accordo, altro è l’esigenza di dare garanzie con progetti e percorsi concreti, non con una pacca sulle spalle e la richiesta di sempre nuovi sacrifici che lambiscono anche la vita stessa del personale”.
Viterbo – Una manifestazione studentesca
Infine gli studenti. “Sono stati loro – ha sottolineato Somigli – quelli che più di tutti hanno subito le conseguenze dell’emergenza Covid. Dai più piccoli ai più grandi. Tutti. Aperture e chiusure continue, distanziamenti, mascherine, doppia entrata e, di fatto, una vita personale completamente scombussolata. Tra didattica a distanza e tempo libero, per molti, in particolar modo i pendolari, ridotto al lumicino. Soprattutto se si è costretti a entrare alle 10 di mattina per far ritorno a casa, quando va bene, dopo le 6. E mettersi a studiare”.
“La condizione degli studenti – ha poi aggiunto Somigli – è la più difficile di tutti. Ed è con loro che il corpo docente deve innanzitutto solidarizzare”.
La segretaria generale della Uil scuola Viterbo punta i riflettori anche sui trasporti pubblici. “Spero – conclude Silvia Somigli – che a partire dal 26 aprile siano all’altezza della situazione e soprattutto delle esigenze di studenti che torneranno tutti quanti a scuola”.
Daniele Camilli
– Il provveditore Daniele Peroni: “Il ritorno in presenza è una buonissima notizia, la Dad amplifica le differenze sociali”
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