Viterbo – “Viaggiare è difficile, ma l’Italia resta un paese accogliente”. Cindy Chopard, le frontiere a Viterbo riaprono con lei. “E il cammino lento – come ha detto la presidente dell’associazione Via Francigena in Tuscia, Alessandra Croci – è il modo migliore per riprendere in mano le nostre vite”. Con un asinello e un cane. Mille chilometri a piedi lungo la strada dei Pellegrini. Musicanti di Brema che vengono però dalla Francia. Pontarlier, cittadina della Borgogna al confine con la Svizzera. Ieri pomeriggio, Cindy Chopard è arrivata a Viterbo e questa mattina ripartirà per Roma.
Viterbo – Cindy Chopard
Mezz’Italia con lo zaino sulle spalle e il cane in un marsupio. L’asina si chiama Manette, la cagnolina Mina. “Un viaggio difficile – ha detto Chopard all’imbocco di via della Palazzina, appena arrivata a Viterbo – passando da una zona all’altra. Fermandosi e ripartendo di volta in volta”. Le zone sono quelle dei Dpcm dell’emergenza Covid.
“Quando Cindy è arrivata in Toscana – è intervenuta Croci -, la regione è diventata rossa e proprio al confine con il Lazio le abbiamo dovuto chiedere di tornare indietro”.
Viterbo – Alessandra Croci e Cindy Chopard
L’obiettivo è arrivare a Roma sulla Francigena, portandosi appresso Manette e Mina, compagne di viaggio. “Semplicemente – ha precisato Chopard – perché amo gli animali, e mi piace stare con loro”. Infine, in tempi così difficili, sono un buon lasciapassare che muove a simpatia. “A volte – precisa infatti Chopard – sono stata accolta grazie a loro”.
Viterbo – Mina
Un viaggio fatto tanto per viaggiare. Come Ulisse verso Itaca. Con Cindy che va invece a Roma. “Après – ha poi aggiunto – non lo so”. Dopodiché, spiega, “mi sono sempre sentita libera di viaggiare. Al di là delle regole, la vita va vissuta e il mondo visto”. Anche dietro una mascherina. Celeste, quella che ieri pomeriggio indossava Cindy.”Ho scelto di percorrere la Francigena – ha commentato Chopard – perché sta a 20 chilometri da casa mia”. Punto.
Viterbo – Manette
Cindy Chopard ha 36 anni e dalla Svizzera, pandemia e zone rosse, è calata in Liguria, girata tutta. Da lì è stata un mese a Fidenza e un altro a Porto Venere. In attesa che le disposizioni governative cambiassero e si potesse riprendere il cammino. Infine Bolsena, la Tuscia e Viterbo. “Quando arrivo in un posto – prosegue Choopard – busso alle porte e chiedo accoglienza”. Come è stato viaggiare durante il Covid? “Problematico – ha risposto Chopard -, ma le persone sono state accoglienti. L’Italia resta un paese accogliente”.
Viterbo – Il viaggio di Cindy Chopard
“Mi occupo di pellegrini – conclude Alessandra Croci -. Questo è un periodo difficile, ma fino a un certo punto. E Cindy ne è testimonianza. Le persone le hanno aperto il cuore e le case. C’è voglia di ricominciare, e il cammino lento è il modo migliore per riprendere in mano la nostra vita”.
Daniele Camilli
Multimedia: Fotogallery: L’arrivo di Cindy Chopard – Video: Musicanti di Brema
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