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Tribunale - L'imputato: "Uno per mangiare, l'altro per intagliare la pelle" - La difesa: "Ha l'hobby del cuoio"

Autista di bus sorpreso in servizio con due coltelli nello zaino, assolto

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Blera – (sil.co.) – Autista di bus sorpreso a ferragosto con due coltelli nello zaino durante il servizio finisce sotto processo. Ma li avrebbe utilizzati non per “offendere” bensì per tagliare la mela e intagliare il cuoio durante le pause tra una corsa e l’altra. 

Ha rischiato grosso, ma dopo quasi due anni è stato assolto, un conducente di linea della Cotral che verso le 17 del 14 agosto 2019 è stato trovato dai carabinieri in possesso di un coltello svizzero multiuso lungo 11 centimetri e di un taglierino con la lama estraibile custoditi nello zaino. 

I militari, che lo hanno perquisito presso il deposito Cotral di Blera in occasione della notifica di un atto giudiziario, alla vista delle “armi” non hanno potuto fare altro che procedere al sequestro e alla denuncia dell’autista per possesso di oggetti atti a offendere. 

Ma durante il processo, celebrato ieri davanti al giudice Francesco Rigato, è emersa un’altra verità.


Corrado Cocchi

Il difensore Corrado Cocchi


L’imputato, cui non sarebbe stato chiesto per quale motivo detenesse quei coltelli, li avrebbe utilizzati durante la pausa pranzo per mangiare e durante le pause lunghe dei “turni a nastro” per intagliare la pelle. Pause, queste ultime, anche di 4-6 ore, sia al deposito di Blera che ai capolinea di Roma-Saxa Rubra e del Riello. 

Il difensore Corrado Cocchi ha anche prodotto tre foto di oggetti lavorati a mano dal suo assistito, autista di professione e artigiano per hobby. 

“L’ho visto usare il coltello e la forchetta del multiuso mentre mangiava i pasti portati da casa nella sala del personale. E aveva anche l’hobby di lavorare la pelle, faceva portachiavi, braccialetti… io gli ho fatto fare un collare”, ha detto il responsabile del deposito Cotral di Blera, spiegando che ogni autista ha il suo armadietto numerato e chiuso a chiave in un’apposita stanza, dove l’imputato, durante l’interrogatorio, ha detto di conservare abitualmente anche del cuoio da lavorare. “A me ha fatto una cintura – ha confermato un altro collega – in casa ha attrezzato anche un piccolo laboratorio, è molto bravo”.

“Ho anche un marchio con le mie iniziali che metto sugli oggetti che faccio”, ha spiegato l’imputato durante l’esame, dicendo di usare il taglierino per realizzare portachiavi, marsupi, borse e tanti altri oggetti di pelle. “Il multiuso, invece, mi serve sia per mangiare, avendo la forchetta e una piccola lama, sia per la pelle, avendo una piccola lima per smussare gli angoli e anche un paio di forbicine”.

La difesa, oltre alle tre foto dei manufatti in pelle, ha anche prodotto l’ordine del coltellino multiuso svizzero comprato su Amazon: “Un modello che viene descritto come ‘kit completo di posate da campeggio’. C’è una sentenza della cassazione che ne consente l’utilizzo perfino alle badanti e al personale delle case di riposo, in quanto utile al bisogno e non pericoloso. Insomma non si tratta di un oggeto atto a offendere”.

Il giudice Rigato, come chiesto sia dall’accusa che dalla difesa, ha assolto il conducente di bus e lo ha fatto con la formula più ampia, “perché il fatto non sussiste”.


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29 giugno, 2021

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