Roberto Alabiso e Andrea Racioppa con il presidente della camera penale di Roma, Vincenzo Comi
Viterbo – Astensione dei penalisti per la vicenda della tragedia del Mottarone e la separazione delle carriere dei magistrati, alla manifestazione che si è svolta ieri a Roma davanti al Palazzaccio c’era anche una delegazione di legali viterbesi.
Per la camera penale “Ettore Mangani Camilli” erano presenti il presidente Roberto Alabiso e il consigliere Andrea Racioppa. Con loro anche l’avvocato Sergio Racioppa.
“E’ stata una manifestazione di rara importanza, soprattutto per il dialogo con la politica, che davanti alla sede della suprema corte di cassazione ha interloquito con la nostra associazione di categoria”, sottolinea il presidente Alabiso, ricordando lo sciopero del 24 e 25 giugno, indetto a livello nazionale dall’Unione camere penali italiane.
– Tragedia del Mottarone, sciopero dei penalisti a Viterbo e in tutta Italia
Matteo Salvini alla manifestazione di piazza Cavour
“C’erano i rappresentanti di quasi tutti i partiti, sia al governo che all’opposizione. La prima a intervenire è stata la collega Maria Elena Boschi di Italia Viva. Poi, tra gli altri, sono intervenuti Enrico Calenda, il senatore Matteo Salvini e il sottosegretario alla giustizia Francesco Paolo Sisto, che circa un mese fa è stato ospite della procura di Viterbo”.
“Si è parlato ancora una volta della separazione delle carriere, partendo dal gravissimo episodio verificatosi in quel di Verbania, dove un gip è stato di fatto rimosso e sostituito sull’onda popolare, sulla convinzione che i responsabili andavano comunque puniti, anche senza prove e senza processo, il che ha suscitato un autentico scandalo in tutto il mondo non solo forense”.
Anche Maria Elena Boschi con le camere penali davanti al Palazzaccio
“Era presente l’amico e collega presidente della camera penale di Verbania, Gabriele Pipicelli, il quale ha raccontato della terribile esperienza che si sono trovati a dover affrontare, sia da un lato per la tragicità dell’evento, perché 14 morti non sono certo una passeggiata, sia per i contorni di questo procedimento penale”.
“A questo si è aggiunto il tema portante, quello della separazione delle carriere tra magistratura inquirente e magistratura giudicante. Sono innumerevoli gli esempi che sono stati fatti sull’opportunità di una scelta professionale da parte di chi accede ai ruoli della magistratura e si è ricordato che da oltre tre anni ci sono le camere penali si sono fatte carico di promuovere una legge ad hoc“.
Il sottosegretario Francesco Paolo Sisto
“Ricordo che per la presentazione della legge furono raccolte oltre 70mila firme. Adesso il progetto di legge è fermo, insieme a molti altri, per ragioni di successione di governi, per cambiamenti di ministri. Però sembra che l’attuale ministra della giustizia Marta Cartabia, anche lei venuta a Viterbo, tre giorni fa, ospite del tribunale, abbia intenzione quantomeno di far valutare ed esaminare questa possibilità”.
“Noi ci batteremo sempre, perché per noi è un discorso fin troppo logico e fin troppo semplice quello di sperare di avere una magistratura che, per scelta e per vocazione, in parte fa il pubblico ministero e in parte fa il giudice“.
“In questa ottica c’è stato un confronto molto interessante, tenendo conto anzitutto che le voci venivano da tutti i partiti ad eccezione dei Cinquestelle e del Pd, Pd che ha fatto sapere tramite la vicepresidente della camera dei deputati Anna Rossomando di non condividere questa iniziativa e non è d’accordo sul referendum”.
“Nessun dice che i referendum siano salvifici, però forse sono l’unico modo di interpretare il parere dei cittadini e questo è un principio cardine della nostra costituzione e della nostra vita democratica”.
“Speriamo di riuscire nella raccolta delle firme, che avverrà tra il 2 luglio e il 2 settembre. Speriamo di arrivare al numero necessario per lo svolgimento di questi referendum oppure speriamo che nel frattempo le forze politiche si rendano conto della necessità di un intervento sostanziale anche in questo campo, prevenendo l’intervento referendario con una modifica strutturale della legge che riguarda la magistratura, il Csm, gli aspetti della giustizia ordinaria, penale civile e amministrativa, che riguarda tutti noi cittadini”.
Silvana Cortignani
Roberto Alabiso e Andrea Racioppa con il presidente della camera penale di Verbania, Gabriele Pipicelli
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