Viterbo – “Ritorno al voto in autunno? Non la vedo come possibilità”. Andrea Micci, capogruppo della Lega in consiglio comunale affronta la situazione politica a palazzo dei Priori. Esclude elezioni anticipate a settembre, ma pure in altra data le reputa improbabili, mentre sull’azione politica riconosce l’insoddisfazione ma punta su un’inversione di marcia: “I risultati si vedranno e noi vogliamo essere il motore di questo cambio di passo”.
Amministrazione comunale in crisi perenne, se non politica di nervi. Che succede nel centrodestra a palazzo dei Priori?
“Io mi sono fatto la mia idea – spiega Andrea Micci – che la crisi, come dice lei sia non tanto politica quanto di nervi. Due sono gli elementi. Innanzitutto amministrativamente abbiamo faticato. Determinate questioni il sindaco Arena le ha prese in mano. Quando siamo arrivati c’erano tre o quattro dirigenti su nove, non è cosa di poco conto. Abbiamo lavorato, ma per far tornare a pieno regime la macchina occorre tempo. Non è automatico e immediato. Difficoltà che possono generare incomprensioni”.
E la seconda è la pandemia?
“A qualcuno potrà sembrare una scusa, ma io invito a riflettere su un punto: abbiamo avuto quattro milioni in meno di entrate. Non è solo questo. Le attività hanno subito un rallentamento, era inevitabile e dopo tre anni i consiglieri vorrebbero vedere più risultati, è normale”.
Quindi come si fa?
“Due sono le possibili strade. Quella su cui spera l’opposizione, far cadere l’amministrazione o rimboccarsi le maniche, prendersi quest’ulteriore sfida e portare a casa quanto abbiamo messo in cantiere o che sta per esserlo. Parlo per il mio gruppo. Rimboccarsi le maniche è quello che intendiamo fare, essere il motore del cambio di passo. Capisco i giochi politici della minoranza, una pressione di gruppi, anche esterni al consiglio, che sottolineano le difficoltà, in modo da far cadere l’amministrazione Arena entro il 25 luglio e tornare al voto in autunno. È un gioco delle parti”.
Quanto ritiene probabile, in percentuale, che Arena sia sfiduciato entro quella data?
“Io non la vedo proprio come possibilità”.
Sarebbe pronto a scommettere, allora, che la giunta Arena riesca ad arrivare fino in fondo ai cinque anni di mandato?
“Io non scommetto su niente. Il voto anticipato a ottobre o più avanti lo vedo molto improbabile”.
Ma non impossibile.
“Beh, non servono tantissimi numeri. Dodici consiglieri pronti a firmare la sfiducia nell’opposizione ci sono, ne occorrono cinque di maggioranza. Ma che riescano a trovarli, ripeto, è molto improbabile. Io non ipotecherei il futuro. Il cambio di marcia ci sarà e ci crediamo. Sappiamo il lavoro che c’è dietro, vedo il risultato vicino. Io sono fatto così, tra mollare o cercare di raggiungere un obiettivo, io sono per la seconda opzione”.
Tusciaweb ha raccolto oltre 5mila firme con la petizione per tornare al voto, ma a parte questo, lei con i suoi concittadini parla, ha il polso della città sulla vostra azione politica?
“Non ho perso il contatto con le persone, con amici, diversi che non la pensano come me. L’insoddisfazione c’è, ma c’è anche una buona fetta di persone che è informata e aspetta di vedere risultati. Gli insoddisfatti sembrano la parte prevalente, ma io non dispero di riuscire a portarli fra quelli mediamente soddisfatti. Arriverà il momento dei risultati”.
Per quanto visto finora, però quest’amministrazione poteva fare di più, non le pare?
“Si può sempre fare di più, ma qualcosina, mi permetto, è stata fatta. Molte cose a livello politico le abbiamo stabilite, vanno realizzate. Se un’amministrazione parla per atti e noi ne abbiamo. Adesso vanno trasformati, realizzati progetti. Voglio anche dire però, che il programma di asfaltature in città, di queste proporzioni non si vedeva da quarant’anni. E non abbiamo finito. C’è molto in ballo, l’apertura del museo, quello multimediale, via del Ganfione. Tutte opere che da un punto di vista amministrativo devono arrivare alla loro attuazione, ma che interessano meno il consiglio comunale, che le ha impostate. Adesso attendiamo le procedure”.
Tutti progetti di cui si parla molto, si potrebbe aggiungere la torre civica, quella di Bagnaia e molto altro.
“È vero, se ne parla molto, ma su alcuni progetto la parte che spetta ai consiglieri è chiusa. Non è una giustificazione, semmai una spiegazione. Sono state approvate delibere con progetti che devono seguire una trafila, c’è la burocrazia, il codice degli appalti. E torno al Covid. Non abbiamo pensato a diversi aspetti come ad esempio, ditte incaricate di lavori che in questo lasso di tempo hanno incontrato difficoltà, magari per dipendenti positivi e relativa quarantena. Tanto per dirne una”.
Tanto per dirne un’altra, il verde. In città è come se l’erba che cresce fosse un evento inaspettato.
“Lo dico come capogruppo della Lega. Noi responsabilmente il passo lo abbiamo fatto, chiedendo la revoca delle deleghe al nostro assessore, perché non eravamo soddisfatti delle scelte, dell’indirizzo politico dato a quel settore. Adesso l’assessora Ludovica Salcini ha iniziato a lavorare bene. Da quando ha ricevuto la delega, si è attivata e la situazione sta andando verso la normalità. Sono appena uscito da una lunga riunione per risolvere il problema del bando futuro. Oggi i cittadini fanno bene a sottolineare quello che non va, ma noto che alcuni lo fanno artatamente, sperando in un possibile ritorno al voto a ottobre. Lo vedo sul verde, ma pure su altro”.
Dal verde ai rifiuti, dopo tre anni non c’è ancora un appalto pluriennale per la nettezza urbana. Non le pare troppo?
“Non è che in questo lasso di tempo anche gli uffici non abbiano lavorato. Noi arrivavamo da linee guida ereditate dall’amministrazione Michelini a fine legislatura e dentro c’era di tutto. Cose bellissime, ma un servizio così strutturato sarebbe costato trenta milioni penso, non dodici. Abbiamo dovuto ricominciare daccapo. Per non far ricadere sui cittadini ulteriori costi. Già la regione ha aumentato le tariffe per il conferimento in discarica e questo peserà sulla Tari, poi sono cresciuti i costi per il personale. Ma noi abbiamo come obiettivo di non incrementare i costi in un momento come questo”.
Lo accennava prima, la sfiducia al vostro assessore al Verde, nonché vicesindaco Enrico Maria Contardo. Come Lega avete riassorbito lo scossone politico, con le successive dimissioni di Ombretta Perlorca, per non parlare del sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi?
“Lo scossone c’è stato, ma si è fermato a Enrico e Ombretta e forse un altro consigliere d’altro comune, per ragioni di parentela. Giulivi è questione diversa. I rapporti con lui sono buonissimi, c’è un’intesa costante. Non se n’è andato per Contardo, al contrario. Siamo andati con lui a chiedere la revoca delle deleghe assessorili. Con Giulivi ci sono state incomprensioni a livello di partito regionale. Ha preso una decisione e io mi auguro che non sia irrevocabile. Io sono della vecchia scuola, un giovane vecchio. Non butto mai via niente, quello che si può riparare lo si sistema. Così i rapporti tra persone”.
Giuseppe Ferlicca
Articoli: Giulio Marini (FI): “Non sono soddifatto ma non mi arrendo, si va a casa con una mozione di sfiducia” – Superate le 5000 firme, una vittoria solo dei cittadini… – Let the sunshine in di Carlo Galeotti – Doriana Giacomelli: “Cari consiglieri, togliete la fiducia a una giunta fallimentare…” – Filippo Rossi: “Caro Arena, la tua Viterbo è più morta di quando era una città morta…” – Vittorio Galati (Lega): “La situazione è drammatica: cambiamo marcia, altrimenti meglio il voto…” – Valerio De Nardo: “E’ stata rotta una cappa di aria stagnante…” – Il sindaco Arena: “La petizione di Tusciaweb ha dato l’opportunità di manifestare il proprio punto di vista…” di Daniele Camilli
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