Nepi – (sil.co.) – Massacrato di botte in discoteca per un giro di valzer fatto da un suo amico con una ragazza. Ma durante l’udienza di ieri del processo non sono emersi testimoni oculari che potessero indicare gli autori del massacro nei due giovani imputati di lesioni personali aggravate davanti al collegio presieduto dal giudice Elisabetta Massini.
I presunti aggressori sono stati identificati tramite le foto della serata pubblicate sulla pagina Facebook del locale. Uno di loro avrebbe indossato una camicia a fiori molto vistosa. La vittima, che si è costituita parte civile con l’avvocato Alessandro Crucianelli, è stata colpita ferocemente al volto. Gli sono stati fracassati gli zigomi con una prognosi superiore ai 40 giorni.
Dell’aggressione, avvenuta in un locale notturno di Nepi la notte tra il 31 gennaio e il primo febbraio 2015, ha parlato il responsabile della sicurezza della discoteca. Ma a parte la vittima “sdraiata per terra col volto ridotto a una maschera di sangue e la camicia a brandelli” non ha visto altro.
Il tribunale visto dal nuovo giardino interno
“Verso le due mi hanno telefonato che c’era stata una rissa nel corridoio dell’ingresso e che la vittima era stata portata fuori a braccia da due buttafuori in stato di incoscienza. Il poveretto stava sdraiato per terra e lo stavano rianimando con dell’acqua. Poi gli amici lo hanno portato al pronto soccorso e non sono stati chiamati i carabinieri. Ho visto una Fiat Punto di colore grigio che si allontanava di corsa dal parcheggio e abbiamo capito che erano di Nepi. Niente altro”, ha detto.
Pe la difesa di uno degli imputati, assistiti dagli avvocati Luca Angius e Marco Valerio Mazzatosta (in sostituzione di Ilaria Di Punzio), è stata sentita una 28enne, che lo avrebbe conosciuto ls sera stessa in discoteca.
“Io e lui – ha detto la ragazza – abbiamo passato tutta la serata insieme e non è successo niente. Poi siamo andati a casa mia con la sua Mini di colore rosso. Il locale è grande, con molte sale, io non ho visto niente e solo dopo ho sentito che c’era stato qualcosa”.
Il processo è stato rinviato al 16 febbraio e al 16 marzo per sentire gli ultimi testimoni e la discussione.
– Massacrato di botte in discoteca per un giro di valzer con una ragazza
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