Viterbo – Balli, canti e “la regina a pecorina”. Uno degli slogan. Viterbo. Contro l’Inghilterra. In più, un colpo in aria in via Ascenzi, fortunatamente a salve, che a un certo punto ha rischiato di rovinare la festa. Così, però, non è stato. Italia campione d’Europa, di Leonardo Bonucci il goal che ha portato ai supplementari. Poi i rigori, e inglesi ko. In casa e a Wembley. Al Sacrario, subito dopo, il delirio. Centinaia in piazza. Fino a tarda notte, e all’alba. Come in tutto il paese. Da oggi, inizia l’estate. Quella del dopo Covid e dei vaccini. In vista dell’autunno delle varianti. Tra cui quella sociale.
Viterbo – Europei di calcio- I festeggiamenti al Sacrario
Non succedeva dal ’68, una festa che mancava da 15 anni. L’11 luglio, come quasi 40 anni fa. Nel 1982. Italia-Germania Ovest, 3 a 1 nei regolamentari. Ma ieri c’è stato più gusto. In mezzo a una piazza, quella del Sacrario, multietnica come non si era mai vista. Persone che nemmeno si conoscevano, ieri notte hanno ballato e suonato insieme. Si abbracciavano di nuovo. Senegalesi che suonavano i tamburi della tifoseria della Viterbese, e un ragazzo con gli occhiali che ballava assieme e a Wira, Seedy e i figli di Bamba, all’imbocco di via Marconi.
Viterbo – Europei di calcio- I festeggiamenti al Sacrario
In fondo alla piazza, a ridosso della fontana, gruppi di ragazzi con le bandiere, le casse e le trombe. L’inno nazionale e quello dei The White Stripes. Qualche fumogeno e qualche macchina sballottata. Poche gocce d’acqua, sparate da un camion e bottiglie di spumante. Cori contro l’Inghilterra. Peccato solo Berrettini, pure lui in tribuna a Londra a fare il tifo per gli azzurri, assieme a Mattarella. Come Pertini, il presidente, nell’82 a Madrid, con Rossi, Tardelli e Altobelli.
Viterbo – Europei di calcio- I festeggiamenti al Sacrario
Un solo neo. Un tizio decisamente sopra le righe che, attorno all’una, in via Ascenzi, a volto coperto come in una serie ambientata in qualche guerra civile, ha avuto l’idea di sbucare fuori dal finestrino di una macchina, estrarre una pistola e sparare un colpo in aria.
La Digos, in mezzo ai festeggiamenti, avrebbe preso il numero di targa della macchina con la persona in passamontagna che ha sparato e rintracciato le persone coinvolte nel giro di un’ora. Si tratterebbe di un ragazzo maggiorenne, sarebbero coinvolte anche altre persone, che adesso potrebbe andare incontro a una denuncia per procurato allarme. Il colpo sparato era a salve. Ad accorgersene, fortunatamente in pochi. E senza nessuna conseguenza.
Viterbo – Europei di calcio- I festeggiamenti al Sacrario
La serata prima della festa passa al Bar centrale, piazza del comune. Viterbo è deserta. In via fontanella del suffragio c’è solo la luce della porta aperta delle cucine della Chimera, il ristorante. Stanno vedendo la partita, quando arriva il goal degli inglesi, guardandoti poi come se portassi sfiga. Al Bar centrale ci sono Ivan Guerrini, titolare, e poi Alessandro, Andrea, Federica e Jacopo. Con loro anche Angela e un gruppo di studenti. “Io sono mamma, nonna e bisnonna di 7 nipoti”, precisa subito Angela, 76 anni, che quando Donnarumma ha parato il rigore decisivo è saltata addosso a Ivan da almeno tre metri di distanza.
Viterbo – Europei di calcio- Angela Andreoli e Ivan Guerrini
La televisione all’interno è off limits. “Per evitare assembramenti difficili da controllare”, ha detto Guerrini. 120 minuti davanti a un cellulare. “C’ho visto tutti gli Europei – sottolinea Ivan – e ci vedo pure la finale”. Tutti a attorno al tavolo. Alla fine, i tavoli saranno 5. Tutti all’esterno e tutti con un cellulare sopra. Chi in differita su Rai Play chi in diretta su Sky, che quando da lontano si sentiva il boato di un’eco, sapevi già che di lì a poco sarebbe successo qualcosa. Il pareggio di Bonucci e l’urlo che ha investito alle spalle chi era indietro di trenta secondi.
Viterbo – Europei di calcio- I festeggiamenti al Sacrario
Prima l’incredulità, la prima delle sensazioni per strada. L’Italia perde. Poi il goal del vantaggio degli inglesi. La conferma. Con l’Italia che però sale e guadagna campo, e chiude in avanti il primo tempo. L’aria cambia, adesso è quella della speranza. Secondo tempo e goal, quello del pareggio. Leonardo Bonucci. Adesso è possibile. Ivan se la ride, i ragazzi accanto dicono: “vinciamo”, Angela fuma a rota, mentre, intanto, Alessandro perseguita Andrea perché è di Terracina. Motivo ignoto, clima surreale e cellulare di Ivan al 10%. Supplementari. Si va ai rigori. Tutti dentro. Alessandro impreca. Terracina passa in cavalleria. Donnarumma para e a Wembley non vola più una mosca, mentre attorno scoppia però la festa. Italia campiamone d’Europa. Con la speranza che sia di buon auspicio.
Daniele Camilli
– Wembley si tinge d’Azzurro, l’Italia è campione d’Europa! di Samuele Sansonetti
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