Tribunale - Un anno e 8 mesi per atti persecutori nei confronti dei familiari - L'aggressione davanti a un supermercato del capoluogo

Minaccia con un coltello la madre e il fratello disabile, condannato

Viterbo – Palazzo di giustizia

Viterbo – (sil.co.) – Minaccia la madre e il fratello disabile con un coltello, condannato. 

A processo davanti al collegio con la pesante accusa di maltrattamenti aggravati in famiglia un viterbese che, il 3 ottobre 2019, davanti a un supermercato del quartiere Murialdo si è reso protagonista di una violenta aggressione nei confronti dei congiunti, per l’appunto la madre e il fratello disabile, che avrebbe anche minacciato con un coltello.

Il pubblico ministero Michele Adragna, ieri, ha chiesto che l’imputato venisse condannato a una pena di due anni di reclusione, sia per il reato di maltrattamenti aggravati in famiglia che per porto abusivo di armi. La difesa ha chiesto l’assoluzione da entrambi, sostenendo che durante l’istruttoria sarebbero emerse responsabilità generiche in relazione alle presunte condotte illecite nei confronti dei parenti e non sarebbe emersa la prova del possesso del coltello.

Il collegio, dopo circa mezz’ora di camera di consiglio, ha riqualificato il reato in stalking, riconoscendo l’imputato colpevole di atti persecutori nei confronti del fratello invalido e della madre nonché del porto abusivo di coltello, condannandolo a un anno e otto mesi di reclusione. L’uomo non era presente in aula alla lettura della sentenza.