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Tribunale - Udienza fiume per sentire una ex maestra 68enne: "La firma di mio padre inserita dopo morto"

Risparmiatori truffati da promoter, una vittima: “Io e mio fratello abbiamo perso 200mila euro”

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Guardia di finanza

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Nepi – (sil.co.) – Truffati dal promoter cui hanno affidato i loro risparmi o peggio ancora quelli ereditati dai genitori, ieri udienza fiume dedicata a una sola delle otto vittime che si sono costituite parti civili.

“Abbiamo scoperto che mio padre ha messo una firma mentre era in rianimazione e un’altra un anno dopo la sua morte”, ha detto la testimone, spiegando, a fatica, come sarebbe stata vittima di un raggiro. 

Si tratta di una ex maestra 68enne di Nepi che, a conti fatti, assieme al fratello, ha perso circa 200mila euro: 180mila euro ereditati dal padre più 18mila euro per un fido non richiesto che ha dovuto restituire. 

Sul banco degli imputati, davanti al giudice Elisabetta Massini, l’ex family banker 62enne Angelo Soldatelli, anche lui di Nepi, rinviato a giudizio su richiesta della Dda di Roma l’11 dicembre 2018, dal gup Clementina Forleo del tribunale di Roma. Ha indagato la guardia di finanza. 

“Io e mio fratello abbiamo ereditato il conto di nostro padre, che ha lavorato fino a 78 anni ed è morto nel 2008. C’erano 178mila euro, frutto di lavoro, di sacrifici e di un amore immenso per la sua famiglia e i suoi figli”, ha detto l’ex maestra, assistita dall’avvocato Carmelo Ratano.

“Soldatelli è venuto perfino ai funerali di nostro padre, disse che Mediolanum era una banca ‘snella e moderna’ per cui non dovevamo preoccuparci per la successione, ‘il conto passerà direttamente a voi'”, ha spiegato la 68enne.

“Che il conto era a zero, anzi sotto di 18mila euro, ce ne siamo accorti il 20 novembre 2013 – ha proseguito – quando ci ha chiamati la banca dalla sede di via Romiti a Viterbo. Noi avevamo deciso di non  toccare un soldo, perché mamma aveva l’Alzheimer e li abbiamo tenuti tutti da parte per lei. Soldatelli veniva a casa della mamma, con cui io e mio fratello passavamo ogni momento libero, e ci faceva firmare carte, dicendo che erano ‘pro forma’ e che era tutto a posto. Noi ci fidavamo”.

Per Soldatelli, che avrebbe distratto somme dei clienti e fatto operazioni non autorizzate,cinque anni fa è scattata la sospensione sanzionatoria di quattro mesi dall’albo unico dei promotori finanziari. Il provvedimento è stato formalizzato dalla Consob nel maggio del 2016, la denuncia al tribunale di Viterbo risale a gennaio 2017. A tre anni fa il rinvio a giudizio.

Angelo Soldatelli deve rispondere di truffa aggravata dall’abuso delle relazioni derivanti dalla prestazione d’opera e dalla rilevante entità del danno patrimoniale e accesso abusivo a sistema informatico, tramite i codici e le password dei clienti.

Tutto sarebbe partito dai reclami al call center della banca, relativi ad anomale movimentazioni, da parte di diversi clienti,  incontrati personalmente dagli ispettori della banca tra il 19 novembre e il 6 dicembre 2013. Banca Mediolanum Spa ha segnalato alla Consob le presunte irregolarità con due note del 22 novembre 2013 e dell’11 aprile 2014.

Il processo riprenderà il prossimo 21 ottobre, quando saranno sentiti altri due testimoni dell’accusa. 

 

 


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28 settembre, 2021

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