Tribunale - Revocata la misura cautelare alla prima udienza del processo per maltrattamenti

Chiede l’allontanamento del marito poi lo perdona: “Andremo insieme a un battesimo in Germania”

Violenza sulle donne – immagine di repertorio

Viterbo – (sil.co.) – Chiede l’allontanamento del marito poi lo perdona: “Andremo insieme a un battesimo in Germania”. Revocata la misura cautelare alla prima udienza del processo per maltrattamenti. Nel frattempo la coppia ha prenotato due posti sullo stesso volo per partecipare alla cerimonia. 

Tra giugno e luglio la moglie ha chiesto tre volte l’intervento dei carabinieri, accusando il marito di essersi reso responsabile di plurimi episodi di violenza domestica.

Dopo l’ennesima richiesta di soccorso, lo scoro 14 luglio il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Viterbo ha disposto a carico dell’uomo la misura cautelare dei divieto di avvicinamento alla vittima.

A distanza di appena tre mesi, il 28 ottobre, si è aperto con un doppio colpo di scena il processo per maltrattamenti in famiglia al coniuge davanti al giudice Francesco Rigato. 

La donna, che il 15 settembre si era già recata in caserma dai carabinieri per rimettere la querela, ha fatto sapere non solo di avere perdonato il marito, ma che la coppia nel frattempo ha fatto pace ed è intenzionata a tornare a vivere insieme, al più presto, chiedendo che al marito venisse revocato il divieto di avvicinamento tuttora in corso.

Carabinieri

Ma c’è di più. “Il mio assistito e la consorte parteciperanno a un battesimo in Germania e caso vuole che, pur prenotando separatamente i biglietti, si ritroveranno sullo stesso volo e poi inevitabilmente staranno assieme durante i festeggiamenti”, ha spiegato l’avvocato Valerio Panichelli, parlando per entrambi, rinforzando la richiesta di revoca della misura cautelare disposta dal gip.

Il giudice Rigato, dopo una breve camera di consiglio, ha preso atto della ritrovata pace familiare concedendo la revoca del divieto di avvicinamento, ma contemporaneamente ha ammonito l’imputato, ricordandogli che se dovesse succedere di nuovo che la moglie sia costretta a chiedere aiuto, in virtù dell’inasprimento della normativa contro l’escalation di femminicidi, potrebbe essere disposta una misura ben pi restrittiva dell’allontanamento.

Il processo riprenderò il prossimo 5 maggio per sentire la parte offesa. Sarò il banco di prova della coppia.