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Tribunale - Vittima colpita al volto con una testata dall'automobilista solo perché ha protestato

Finisce nel sangue una lite per la sosta selvaggia sotto casa

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Nepi – (sil.co.) – Inveisce contro l’automobilista che gli ha parcheggiato la macchina proprio davanti al cancello di casa, riceve una testata in piena faccia che gli riduce il viso a una maschera di sangue.

La vittima è stata trovata sul marciapiede ancora grondante sangue dai carabinieri intervenuti sul posto in seguito all’allarme.

“Perdeva copiosamente sangue da una ferita sulla fronte. Quando siamo arrivati noi si tamponava il viso con del ghiaccio”, ha spiegato uno dei militari che hanno identificato il presunto autore della violenta aggressione, a processo per lesioni aggravate davanti al giudice Francesco Rigato.


I carabinieri

I carabinieri


Il fatto si è verificato a Nepi il 21 maggio 2018 tra un bar e una farmacia. “Il ferito ci ha detto di essere stato colpito con una testata da una persona che non conosceva, ma che ci ha descritto, con l’aiuto anche di un macellaio che era stato testimone dell’episodio, e che corrispondeva all’attuale imputato, il quale spontaneamente si è avvicinato a noi mentre stavamo generalizzando la parte offesa, fornendoci gli estremi per l’identificazione”, ha confermato il carabiniere, senza potere però riferire il contenuto della conversazione.

Movente del pestaggio il parcheggio selvaggio sotto casa. Ma un amico dell’imputato, che quel giorno sarebbe stato con lui seduto al tavolino del bar a mangiare un gelato, ha negato. “Non ci siamo mossi dal tavolo ed eravamo a piedi, non eravamo in macchina”, ha ribadito più volte il teste della difesa, un ventenne di Nepi.

“Non abbiamo visto nemmeno la testata, ma solo partire uno schiaffo da parte dell’aggressore, mentre litigavano per l’auto parcheggiata male – ha proseguito – non saprei descriverlo. Noi ci siamo fatti gli affari nostri, ce ne siamo lavati le mani. Ricordo che aveva i capelli scuri corti e una barba folta, ma siamo andati via subito. Nè io, né l’imputato abbiamo parlato coi carabinieri, non ci siamo nemmeno avvicinati”. 

Non sarebbe però andata così, alla luce della testimonianza del carabiniere. Per chiarire la vicenda, il prossimo 19 maggio saranno ascoltati altri testimoni. 

 


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30 ottobre, 2021

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