Viterbo – Scuola, il documento che riassume le problematiche dovute allo scaglionamento degli orari presentato dagli studenti della Tuscia ieri durante il vertice in prefettura.
Gli studenti al termine del vertice sulla scuola in prefettura
A seguito della manifestazione tenutasi nel giorno venerdì 22 ottobre, alla quale hanno partecipato approssimativamente 500 studenti, con la seguente riferiamo le problematiche che vedono coinvolti tutti gli studenti della provincia.
Lo scaglionamento degli orari riduce gravemente la vita extrascolastica degli studenti. Molti ragazzi, difatti, hanno dovuto limitare, per mancanza di tempo o di energia sport, hobby, relazioni sociali, quindi vita privata.
È impossibile programmare uno scaglionamento degli orari a causa del monte ore settimanale di ciascun indirizzo. In alcune scuole i vari indirizzi hanno un monte ore settimanale differente. Se prima i diversi orari di uscita erano gestibili dalla singola scuola, oggi tale scaglionamento orario aumenta notevolmente la complessità: non ci sono corse a sufficienza per garantire agli studenti che escono in orari differenti di prendere un mezzo dedicato a quello specifico orario.
In alcuni casi, data l’insufficienza dei mezzi di trasporto gli studenti che entrano alle 9,40, sono costretti a prendere gli stessi mezzi di chi entra alle 8.
I mezzi continuano ad essere affollati e il distanziamento non rispettato.
In alcuni casi la programmazione oraria delle corse dell’autobus non corrisponde a quella effettiva, dunque quando gli studenti che richiedono il permesso di uscita anticipata, questo non viene autorizzato, il problema si acuisce con gli orari scaglionati.
L’assenza di collegamenti e coincidenze tra i vari paesi implica la mobilitazione dei genitori, creando un ulteriore disagio e dispendio economico alle famiglie.
All’ingresso e all’uscita dei locali scolastici persistono notevoli assembramenti, che vanificano la rigidità delle norme sanitarie all’interno delle classi.
L’alternanza dei ritmi e degli orari comporta un forte disagio psicologico che si concretizza, tra le altre cose, in un calo dell’attenzione durante le lezioni e, di conseguenza, in un peggioramento del rendimento scolastico causato anche dal minor tempo a disposizione per lo studio. Difatti, sono aumentati i casi in cui gli studenti si rivolgono allo sportello psicologico della scuola o, addirittura, che abbandonano gli studi.
Problemi alimentari dovuti al pranzo a scuola: in alcuni casi gli studenti pranzano con pasti veloci e non completi, in altri casi decidono di non farlo a causa del breve intervallo riducendosi a pranzare a casa nel tardo pomeriggio, compromettendo i ritmi alimentari.
Il pranzo a scuola non è sempre sostenibile economicamente dalle famiglie.
A causa delle sopracitate problematiche si mette a rischio l’uguaglianza di tutti gli studenti di fronte al diritto allo studio. Alcuni studenti sono penalizzati per un minor tempo, energia o disponibilità economica per sostenere le spese che questa situazione provoca.
Liceo M. Buratti (Viterbo)
Istituto G. Colasanti (Civita Castellana)
Istituto C. A. Dalla Chiesa (Montefiascone)
Istituto A. Farnese (Caprarola)
Liceo U. Midossi (Nepi, Civita Castellana, Vignanello)
Liceo P. Ruffini (Viterbo)
Istituto F. Orioli (Viterbo)
Istituto P. Savi (Viterbo)
Liceo Santa Rosa (Viterbo)
Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564PRIVACY POLICY