Viterbo -“Ad un certo punto sono riusciti ad entrare con l’intenzione di aggredirci e spaccare tutto. Urlavano, insultavano e facevano il saluto romano inneggiando al duce”. Una vera e propria “battaglia”. Alla porta del liceo scientifico Ruffini di piazza Dante a Viterbo. Dettagli in più su quanto sarebbe accaduto l’altra sera, tra sabato e domenica notte, quando la scuola è stata assaltata da un gruppo di persone protagonisti di un attacco “squadrista”, come è stato definito da più parti, a colpi di minacce e bottiglie.
Viterbo – Liceo scientifico Ruffini occupato
Un racconto fatto dagli studenti al presidente della provincia neo eletto Alessandro Romoli, accompagnato dal consigliere provinciale Pietro Nocchi, e successivamente al consigliere comunale Giacomo Barelli che ieri pomeriggio hanno incontrato i ragazzi che stanno occupando l’istituto. Con Romoli e Nocchi ci sono anche Francesco Boscheri dei Giovani democratici e Lucia Ferrante del senato dell’università degli studi della Tuscia.
Un racconto, rispetto a quanto già visto nel video pubblicato su questa testata, cui si aggiungono ulteriori elementi.
Viterbo – Liceo Ruffini occupato – Teresa Pianella e Francesco Boscheri
“Sono arrivati dopo la mezzanotte – spiega Teresa Pianella, una delle ragazze che gestisce l’occupazione del Ruffini – e saranno stati in tutto una ventina. A un certo punto, alcuni ragazzi che ci hanno assaltato sono riusciti ad entrare, con l’intenzione di spaccare tutto e aggredirci, ma li abbiamo costretti a restare sulla porta. Lì urlavano, ci insultavano e facevano il saluto romano inneggiando al duce. Un attacco fascista in piena regola”.
Viterbo – L’ingresso del liceo Ruffini di piazza Dante
Il liceo scientifico Paolo Ruffini ha due sedi a distanza ravvicinata l’una dall’altra. La sede storica di via della Verità e quella che si è aggiunta pochi anni fa. L’ex istituto professionale (ex Ipsia) di piazza Dante. In tutto, più di 1200 studenti suddivisi su più indirizzi di studio, tra cui il liceo sportivo. Ad essere occupata, sabato mattina, la sede di piazza Dante dove si accede da una scalinata che domina il parcheggio di fronte e la fontana medievale poco più in basso. Davanti c’è anche una banca e diverse case, quasi tutte abitate. In mezzo, via Mazzini che taglia in due il quartiere. Verso le mura medievali e Corso Italia più a valle.
Viterbo – Il presidente della provincia Alessandro Romoli al Ruffini occupato
Una “battaglia” che, tra sabato e domenica notte, sarebbe “andata avanti per quattro ore – racconta Pianella -. Sulla porta di ingresso la cosa è durata 5 minuti al massimo. Cinque minuti lunghissimi. Una volta che li abbiamo buttati fuori, alcuni se ne sono andati, altri invece sono rimasti fino alle 4 di notte insultandoci e tirando bottiglie contro il muro e la porta”.
Viterbo – Liceo Ruffini occupato – Il consigliere comunale Giacomo Barelli
In mattinata è poi arrivata la digos che ora ha avviato un’indagine su quanto accaduto la scorsa notte al Ruffini. Nel pomeriggio invece ci sono stati prima il presidente della provincia, eletto proprio ieri, Alessandro Romoli. Con lui anche il presidente uscente Pietro Nocchi. Successivamente il consigliere comunale Giacomo Barelli.
Viterbo – Liceo Ruffini occupato – Teresa Pianella (a destra), Francesco Boscheri e Lucia Ferrante
“Quanto accaduto al Ruffini ha una chiara matrice fascista – ha detto Barelli -, non perché riconducibile a questo o quel partito, ma perché le modalità con cui si è svolta sono quelle. Un’aggressione politica di stampo squadrista. E rammarica sapere che il sindaco di Viterbo Giovanni Arena non sia venuto a dare la propria solidarietà ai ragazzi che stanno occupando la scuola. Non per l’occupazione, ma per la violenza politica subita la scorsa notte. Un argomento che chiederò di discutere al prossimo consiglio comunale”.
Daniele Camilli
Multimedia: Fotocronaca: Il presidente della provincia Romoli al Ruffini occupato – Video: L’aggressione “squadrista” al liceo Ruffini occupato
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