Orte – “Noi siamo stati i primi a crederci. Tenere Orte fuori dall’alta velocità sarebbe stata un’offesa all’intelligenza umana”. Angelo Giuliani l’ex sindaco di Orte, promotore per tutto il suo mandato della causa dell’alta velocità nella Tuscia, si gode l’annuncio dell’introduzione della fermata da parte del presidente della regione Zingaretti e l’ad di Trenitalia Corradi. Una battaglia vinta “non per me, ma per tutto il territorio”.
Angelo Giuliani
Giuliani, ha mai pensato che non si riuscisse a portare l’alta velocità a Orte?
“No, non poteva finire diversamente da così. Quando abbiamo iniziato la nostra battaglia, avevamo in mano i dati che certificavano come Orte sia la stazione col bacino d’utenza più importante da Roma a Firenze. Era impossibile che si mettessero fermate dell’alta velocità a Chiusi, che ha un terzo del nostro bacino d’utenza, o a Perugia, che non ha nemmeno una linea adeguata, e non a Orte. La nostra è una stazione di categoria Gold, con più di 3mila utenti al giorno provenienti da tre province e due regioni diverse: tenerla fuori dal giro dell’alta velocità sarebbe stata un’offesa all’intelligenza umana”.
Però i momenti difficili in questo percorso non sono certo mancati. Qual è stato il peggiore?
“C’è stata una fase in cui non si voleva accettare il fatto che Orte fosse una soluzione idonea all’alta velocità, perché non era capoluogo di provincia. Poi, quando sono state introdotte le fermate a Chiusi e a Cassino, quest’ostacolo è caduto automaticamente”.
Lei ha lamentato spesso una certa solitudine nella battaglia per l’alta velocità, ma ora, a cose fatte, tante persone stanno rivendicando un ruolo di primo piano nell’operazione Frecciarossa. Le dà fastidio o è la verità?
“Nessun fastidio, anzi, sono contento che tutti riconoscano l’importanza dell’alta velocità e ci dicano di aver fatto la loro parte. Questa è una conquista del nostro territorio, non di Angelo Giuliani. Però è giusto ricordare il ruolo d’impulso che ha avuto la mia amministrazione comunale. Noi abbiamo lanciato l’idea del Frecciarossa a Orte nel 2016. Noi abbiamo indetto il comunale straordinario alla stazione del 2018, a cui parteciparono parlamentari e amministratori locali da Lazio e Umbria. Noi abbiamo fatto da stimolo costante a Trenitalia. Mi si permetta di dire che, senza il nostro lavoro, il Frecciarossa a Orte non sarebbe mai arrivato, perché nessuno ci credeva”.
Stazione di Orte – Consiglio comunale straordinario sull’alta velocità
È stato più difficile il dialogo con la politica o con Trenitalia?
“Inizialmente l’interlocuzione con Trenitalia fu complessa. La svolta arrivò con l’incontro alla sede centrale delle Ferrovie dello stato organizzato dal senatore Maurizio Gasparri, che si concluse con un’apertura di Trenitalia a cui anche la regione non poté che adeguarsi, per non perdere l’opportunità di dotare l’alto Lazio e il Reatino di un servizio del genere. Un servizio di cui, ricordiamo, beneficerà anche l’Umbria”.
Lo scorso gennaio lei anticipò a Tusciaweb l’imminente introduzione della fermata del Frecciarossa. Sapeva già tutto?
“Lo sapevo, così come sapevo che a giugno ci sarebbe stata la prima fermata. Lo dissi anche nel consiglio comunale della mia sfiducia. Non ci voleva un indovino, era nell’ordine delle cose: dopo la pandemia, in una fase di ripartenza e riprogettazione, sarebbe stata una follia ridisegnare il programma dell’alta velocità tenendo fuori Orte. Ma adesso la sfida è un’altra”.
Quale?
“Visto che siamo in una fase di ripartenza e c’è tanto entusiasmo per l’arrivo dell’alta velocità, bisogna spingere tutti insieme per creare finalmente il collegamento diretto tra la stazione ferroviaria e il casello autostradale, cioè il famoso ponte sul Tevere a Orte Scalo. Oggi chi arriva dall’autostrada o dalla superstrada deve attraversare l’intero centro abitato, con tutti i disagi del caso, per arrivare alla stazione. È un controsenso a cui bisogna trovare una soluzione. Mi auguro che tutte le persone che adesso esultano per il Frecciarossa s’impegnino anche per quest’altro traguardo”.
E per quanto riguarda il parcheggio di Molegnano?
“Come amministrazione comunale, già due anni fa avevamo presentato un progetto alla regione per renderlo più comodo e adeguato anche agli utenti dell’alta velocità. C’è prevista la realizzazione di pensiline dotate di pannelli fotovoltaici per la lunga sosta, le cui tariffe consentirebbero di sgravare il costo della sosta per i pendolari”.
Alessandro Castellani
– L’annuncio di Giuliani a gennaio 2021: “Ho avuto conferme: nel 2021 l’alta velocità fermerà a Orte” – Il consiglio comunale del 2018: “Se Orte dà, anche Trenitalia deve dare”
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