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Scuola - Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi: “Lavoriamo a un'applicazione insieme al Garante della privacy”

“Siamo pronti per il rientro in presenza, il controllo dei green pass spetta ai presidi”

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Roma – “Siamo pronti per il rientro in presenza, il controllo dei green pass spetta ai presidi”. A dirlo è il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

“Siamo pronti al ritorno a scuola. Decine di migliaia di persone stanno lavorando per questo – ha spiegato il ministro -. Il commissario Figliuolo sta facendo un lavoro eccezionale. La norma è chiara, chi ha il vaccino, chi ha il green pass va a scuola. Chi non ha il green pass, perché ritiene di non vaccinarsi, sarà sospeso”.


Patrizio Bianchi

Patrizio Bianchi


“Il green pass lo controlleranno i presidi – ha aggiunto Bianchi – stiamo facendo un grande lavoro con loro e con l’Autorità della Privacy per avere uno strumento semplice e facile che permetta loro di verificare tutte le mattine chi ha il disco verde o il disco rosso. Si tratta di un’applicazione su cui stiamo lavorando con il Garante della Privacy.Faremo tamponi al personale secondo le indicazioni delle autorità sanitarie, non abbandoniamo nessuno ma non deroghiamo da quello che abbiamo detto. Sicuramente quindi i fragili, che hanno problematiche sanitarie tali da non poter essere vaccinati. Il tampone non è il sostituto del vaccino, è un atto di tracciamento”.

“Quando c’è un ragazzo positivo c’è una procedura molto chiara da seguire, lui e quelli intorno a lui vengono allontanati e si verifica quanto è largo il cluster – ha concluso il ministro -. Mentre un tempo quando c’era un focolaio il presidente di una regione o un sindaco poteva mettere in quarantena tutta una regione o un comune, oggi questo non avviene più, laddove dovesse avvenire si isolano le situazioni di rischio e vengono monitorate. L’idea che tutta una regione vada in quarantena non c’è più”.


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26 agosto, 2021

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