Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Ieri sera sul palco del Festival Limites c’era la Rete degli Studenti Medi con la sua iniziativa “Out of the closet”. Il tema della serata era il coming-out e a parlarne con Bianca Piergentili e Andrea Grazini c’erano Pietro Turano, attore e Portavoce di Gay Center, e Claudio Santini, genitore.
L’evento della rete degli studenti medi
“Out of the closet” vuol dire fuori dall’armadio ed è l’espressione usata dagli anglofoni per indicare il coming-out, quel momento nel quale una persona Lgbt rivela pubblicamente la propria identità, vivendo liberamente e apertamente la propria vita, senza la necessità di celare nascosta una parte di sé, per l’appunto, nell’armadio.
Il tema scelto dal sindacato studentesco non è casuale ma è figlio di una riflessione ben precisa.
“Essere gay a Viterbo non è facile – afferma Bianca Piergentili, la segretaria della rete degli studenti -. Le persone Lgbt sono esposte a pregiudizi e si trovano spesso a vivere episodi di discriminazione e di violenza.
Per questo fare coming-out è qualcosa di molto difficile, specialmente per un ragazzo o una ragazza. Affrontare la reazione dei propri genitori, il giudizio dei compagni di scuola e quello dei propri amici rappresenta un ostacolo che a volte può sembrare enorme. Per questo è importante parlarne liberamente e pubblicamente, per liberare il coming-out da tutte le resistenze, gli imbarazzi e i giudizi a cui è associato”
Gli ospiti sono tutti d’accordo: a Viterbo serve il Pride, quella grande parata colorata che sfila per le strade delle città manifestando l’orgoglio della comunità Lgbt. A spiegarne il motivo è Pietro Turano che afferma “con il Lazio Pride che si svolgerà sabato prossimo a Rieti, Viterbo rimane l’unica provincia della regione a non aver avuto il suo Pride”.
A fargli eco è Andrea Grazini che coglie l’occasione per lanciare la candidatura di Viterbo a ospitare il Lazio Pride 2022: “Il Pride rappresenterebbe una grande scossa per questa città, sarebbe l’occasione di una intera comunità di uscire dall’armadio, palesandosi alla città. Sarebbe inoltre una fantastica occasione per mettere a sistema le tante realtà del nostro territorio sensibili al tema, un Pride a Viterbo servirebbe per far emergere il lato migliore di questa città.”
Così da piazza della Polveriera inizia a prendere forma l’idea di un Pride a Viterbo, una idea, un progetto forse un sogno, sicuramente qualcosa che ci impegneremo a realizzare.
Nei prossimi giorni cercheremo il sostegno di chiunque voglia condividere con noi questo impegno, per costituire insieme un comitato di promozione della candidatura. A tutte le realtà amiche diciamo unitevi a noi, insieme possiamo farcela.
Bianca Piergentili
Teresa Pianella
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