Enzo Colasuonno
Viterbo – Cordoglio per l’improvvisa e inaspettata scomparsa di Enzino: “Insegna agli angeli a galoppare”.
Una morte che ha lasciato tutti senza fiato quella di Enzo Colasuonno, 55 anni, storico vigilante del tribunale di Viterbo, dove la notizia della sua improvvisa scomparsa, giunta nella tarda mattinata di ieri, ha gelato tutti.
A stroncare Enzino, come lo chiamavano affettuosamente tutti, è stato un malore che lo ha colto nella sua abitazione proprio la mattina successiva alle dimissioni dall’ospedale di Belcolle, dove era rimasto ricoverato per un paio di giorni in seguito a un malessere che lo aveva spinto a rivolgersi al pronto soccorso.
“Buongiorno sole” e “Ciao stellì” erano le sue parole d’ordine.
Era un’istituzione per gli utenti e gli addetti ai lavori del palazzo di giustizia del Riello. Colasuonno ha garantito per anni con la sua umanità e professionalità la sicurezza all’ingresso del tribunale. Fondamentale è stato il suo operato durante i lunghi mesi dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19.
Enzo Colasuonno
Amante della natura e degli animali, raccontava sempre di quanto gli piacesse trascorrere il tempo libero all’aria aperta, di quanto si facesse strigliare volentieri la sua puledra, del piacere di una giornata in barca sul lago di Bolsena, delle pastasciutte “piatto unico” che si divertiva a cucinare personalmente per sé e i suoi cari.
Legatissimo ai colleghi Silvano, Mirella e agli altri, pronto a scambiare battute con chiunque, amico fraterno dei carabinieri in servizio al tribunale e degli agenti della penitenziaria, lascia un vuoto in chi di Enzino apprezzava la bontà, il carattere solare e quel sorriso capace di tranquillizzare anche chi, entrando in tribunale, aveva la luna storta.
Una garanzia. Una presenza familiare.
Pochi giorni fa era lassù, in cima alle scale, mentre si concedeva una pausa fumando una sigaretta.”Ce l’hai un accendino Enzino?”, “Dimmi quanti te ne servono, basta che lasci 100 euro per la cassa di Natale”.
Sul profilo Facebook di Enzino una pioggia di messaggi. Lo ricordano gli avvocati del foro di Viterbo, singolarmente e tranite i proprio organi di rappresentanza. “L’ordine degli avvocati, appresa con sconcerto la notizia dell’improvvisa scomparsa di Enzo Colasuonno, decano del servizio di vigilanza del tribunale, si stringe con affetto attorno ai suoi familiari partecipando commosso al loro grande dolore. Di Enzo ricorderemo sempre il vitale sorriso e il cordiale buongiorno, con cui ci dava quotidianamente il suo personale benvenuto nel palazzo di giustizia. Riposa in pace Enzo, ovunque tu sia”.
Enzo Colasuonno
Tra i tanti che commuovono: “Insegna agli angeli a galoppare”, “Tu che avevi sempre una parola gentile e facevi spuntare un sorriso anche quando non era giornata, tu sempre così allegro”, “La tua bontà e i tuoi sorrisi mi hanno aiutato anche nel momento piú duro della mia vita, eri e rimarrai per sempre un’anima buona e la tua energia la porteró sempre con me”, “Io sono ancora incredula, preferisco immaginare che sia partito per un lunghissimo viaggio intorno al mondo, in sella al suo cavallo”, “Il tuo sorriso era contagioso e dava gioia all’anima”, “Avevi il dono di far iniziare la giornata nel migliore dei modi con le tue battute, allo stesso tempo capivi quando era il momento di essere determinato nel tuo dovere”.
Silvana Cortignani
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