Valentano - Lo strazio del padre di Gianluca Santiago Camassa, il 24enne annegato nel lago di Mezzano durante il rave: "Voglio vedere il punto in cui è morto, sarà come incontrarlo"

“Mio figlio era bravo in nuoto e apnea, non mi spiego come possa essere successo…”

Valentano – “Ho solo un desiderio e l’ho già espresso alle autorità: poter vedere il punto esatto del lago in cui mio figlio è morto. Lì sarà come incontrarlo”. Stefano Camassa, il padre del 24enne Gianluca Santiago, annegato nelle acque del Mezzano durante il rave party di Valentano, alla Gazzetta di Reggio parla con un filo di voce. È straziato e lacerato dal dolore.

Gianluca SantiaGo

“Voglio sapere – dice – perché mio figlio è morto”. Stefano e Gianluca Santiago si vedono per l’ultima volta, tramite lo schermo del cellulare, il 13 agosto. “Mi aveva chiamato, era tranquillo – ricorda il padre -. Mi ha detto: Sto andando alla festa. Il bagno nel lago – riporta Camassa alla Gazzetta di Reggio – lo ha fatto prima di arrivare al rave”.

Il 24enne scompare nelle acque del Mezzano la sera di Ferragosto. I soccorritori lo hanno cercato per 18 lunghe ore, per poi ritrovarlo morto poco prima delle 13 del giorno dopo a circa sette metri di profondità e a sessanta metri dalla riva. Gli è stata fatale l’ultima di tre immersioni, da cui non è rimesso. “Mi hanno detto – continua il padre Stefano – che quelle acque sono pericolose. Ma lui era bravo in nuoto e apnea, non me lo spiego”.

Il recupero della salma

Camassa, manager di una multinazionale, era a Londra quando è stato raggiunto dalla tragica notizia. Il viaggio verso l’Italia, il doloroso riconoscimento del cadavere del figlio a Viterbo, il rientro a Reggio Emilia per stare vicino al padre 92enne. Ora è in attesa che la magistratura conceda il nullaosta per i funerali. Sulla morte di Gianluca Santiago la procura di Viterbo ha aperto un’inchiesta per morte in conseguenza di altro reato: gli inquirenti, che hanno disposto l’autopsia e gli esami tossicologici, vogliono capire come sia morto.

Il 24enne, nato a Londra, aveva origini italiane. Da un anno, dopo la morte della nonna, viveva con il padre a Reggio Emilia dove ha lavorato come commesso in alcuni negozi. Al momento era disoccupato.

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