Viterbo – “Doppi turni a scuola, se devono essere mantenuti, almeno si anticipi l’ingresso del secondo blocco”. Sarà questa la proposta che i rappresentati degli istituti superiori di Viterbo porteranno sul tavolo del prefetto Giovanni Bruno nell’incontro di oggi.
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Dopo giorni di proteste in quasi tutte le scuole di Viterbo e provincia, culminate nella manifestazione del 22 ottobre scorso, i ragazzi sono attesi stamattina in Prefettura per un colloquio al quale parteciperanno anche i vertici di Cotral, Atac e Ferrovie.
Il problema che vorrebbero risolvere una volta per tutte è quello del doppio turno di ingresso a scuola: un sistema pensato per permettere la didattica in presenza al 100%, ma che li costringe a orari massacranti e difficili da sostenere.
“Siamo distrutti fisicamente e psicologicamente – spiega Noemi Santini, rappresentate d’istituto del Liceo Santa Rosa -. Queste modalità sono difficili da gestire anche per chi vive a Viterbo, ma per chi viene dai paesi della provincia è a dir poco insostenibile. Molti di noi hanno dovuto rinunciare allo sport e si fatica anche a trovare il tempo per studiare”.
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I due turni di ingresso variano da scuola a scuola, ma per fare un esempio, al liceo Santa Rosa di Viterbo gli orari sono questi: un gruppo entra alle 8 ed esce alle 12,50 nel caso del biennio e alle 13,40 nel caso del triennio, mentre l’altro gruppo entra alle 9,40 ed esce alle 15,45. La rotazione avviene con cadenza di qualche settimana o mese a seconda dei casi.
La proposta degli studenti al prefetto sarà quella di anticipare il secondo turno, avvicinandolo molto di più al primo. “Chiediamo – continua Santini – di mantenere il primo ingresso alle 8 e quello dopo alle 8,20 invece che alle 9,40. In questo modo l’ultimo orario di uscita non supererebbe le 14,10-14,15 circa. Inoltre la mattina presto ci sono molte più corse di autobus e treni che ci permetterebbero di viaggiare per raggiungere la scuola ad orari più decenti”.
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Le proteste dei ragazzi sono appoggiate anche dalla gran parte dei docenti e dei dirigenti scolastici. Alcuni di loro si sono schierati apertamente con gli studenti e proveranno anche a partecipare all’incontro di stamattina.
“Siamo davvero tutti uniti – conclude Santini -, tutti gli studenti di tutti gli istituti della provincia, nessuno escluso, considera insopportabile continuare ad andare a scuola con queste modalità. Spero davvero che stamattina il nostro appello venga accolto e si giunga ad una conclusione, altrimenti noi continueremo a oltranza con manifestazioni e proteste. Non molliamo e non molleremo”.
Francesca Buzzi
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