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Tribunale - L'accusa: "C'è stata interruzione di pubblico servizio" - La difesa: "Temeva usassero veleni pericolosi per l'uomo e gli altri gli esseri viventi"

Blocca lo sfalcio delle erbacce e getta in strada il diserbante, assolto animalista

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Viterbo – (sil.co.) – Blocca due operai alle prese con le erbacce tra piazza Crispi e i Cappuccini e butta il diserbante sulla strada, assolto animalista. 

Finito a processo davanti al giudice Silvia Mattei per interruzione di pubblico servizio e danneggiamento, è l’uomo che verso le 13,40 del 13 luglio 2015, sotto il sole cocente, in stato di grande agitazione, avrebbe intimato di smetterla a due operai che stavano dando il disseccante per la Viterbo Ambiente lungo viale IV Novembre.

Poco dopo l’imputato, che si muoveva a bordo di uno scooter, vedendo parcheggiati in via del Murialdo gli apetti degli operai con nel cassone due ghirbe da 20 litri l’una di liquido disseccante concentrato, ne avrebbe afferrata una semivuota gettando “per ripicca” il liquido per terra. 


Viterbo - Erbacce al Murialdo

Erbacce al Murialdo – Foto d’archivio


Erano circa le 14 e sul posto intervennero sia i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile che il tecnico di Viterbo Ambiente Maurizio Mariani nonché un tecnico della Asl, per procedere immediatamente alla bonifica dell’area. “Se fossero passati un cane o un gatto avrebbero potuto avere seri problemi, è servita una immediata bonifica”, ha spiegato il tecnico di Viterbo Ambiente all’udienza del 27 novembre 2019.

“Si rese necessario l’intervento di un mezzo dotato dell’apposita apparecchiatura, coi relativi addetti, interrompendo per circa un’ora il servizio di diserbo chimico, oltre all’interruzione precedente, in viale IV Novembre”, ha proseguito Mariani.

“Da lontano ci ha mostrato un tesserino bianco, dicendo di essere un tecnico dell’Enpa e che dovevamo smettere perché il 16 giugno aveva letto un articolo in cui l’assessore Andrea Vannini aveva lanciato l’allarme dicendo che era pericoloso”, hanno spiegato gli addetti, sentiti lo stesso giorno.

Proprio quell’articolo è stato prodotto dal difensore Andrea Gasbarri durante la discussione, per spiegare come l’allarme non fosse ingiustificato.


Viterbo - Erbacce in via Monti Cimini

Erbacce in via Monti Cimini – Foto d’archivio


L’imputato, dal canto suo, ha ammesso di avere gettato per terra circa un litro e mezzo di diserbante contenuto nella tanica.

“L’ho fatto per ripicca – ha detto – perché quando poco prima avevo chiesto loro cosa stessero facendo e che prodotto stessero utilizzando, gli operai mi avevano risposto in maniera sgarbata, dicendo di lasciarli lavorare. Mi sono avvicinato ai mezzi per vedere se sulle ghirbe ci fosse scritto cosa fosse, invece non c’era scritto niente, allora mi è venuto da fare il gesto per ripicca”. 

Il pm ha chiesto che l’imputato venisse condannato a tre mesi per l’interruzione di un’ora e mezza di un pubblico servizio, accusa dalla quale è stato assolto con formula piena. E’ stato invece assolto per “tenuità del fatto”, come chiesto dalla difesa, per lo sversamento.

Gasbarri ha sottolineato come l’atteggiamento del suo assistito sia stato quello del “cittadino zelante” che, letto sui media l’allarme lanciato dallo stesso assessore all’ambiente del comune di Viterbo, voleva accertarsi che non venissero utilizzati veleni pericolosi per l’uomo e gli animali. 


– Butta per strada venti litri di diserbante per bloccare gli operai, nei guai un “animalista”


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27 maggio, 2021

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