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Il ministro Marta Cartabia al palazzo di giustizia - Oltre 800 piante nel neonato parco del tribunale - C'è anche una rosa damascena in onore di santa Rosa - FOTO E VIDEO

La guardasigilli: “Il ‘giardino della solidarietà’ esempio operosità dei magistrati”

di Silvana Cortignani e Daniele Camilli
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Viterbo – C’è anche una pianta di rosa damascena in onore di santa Rosa nel nuovo “Giardino della solidarietà” del tribunale inaugurato ieri dalla guardasigilli Marta Cartabia. Lo ha spiegato alla ministra il direttore dell’Orto botanico, Giuseppe Colla: “Un omaggio alla patrona di Viterbo, spesso rappresentata nell’iconografica tradizionale con sulla testa una corona di rose di Damasco”. Poi, finita la cerimonia a palazzo di giustizia, il prof ha portato la guardasigilli in visita al magnifico orto botanico affacciato sul Bullicame.

Un trionfo di oltre 800 tra alberi, arbusti e piante fiorite laddove fino a poco tempo fa c’era il deserto: è il parco di oltre 6mila metri quadrati del palazzo di giustizia che forse non tutti sanno essere di proprietà di Palazzo dei Priori.

Ieri c’era la folla delle grandi occasioni sotto il grande tendone installato per ospitare il pubblico e il palco da cui ha parlato la ministra, affiancata dai padroni di casa, il procuratore capo Paolo Auriemma e l’ex presidente Maria Rosaria Covelli, cui va il merito di avere fortemente creduto nel progetto, realizzato in collaborazione con università, privati e istituzioni del territorio.


Viterbo - La ministra Marta Cartabia

Viterbo – La ministra Marta Cartabia


“Sono colpevole di avervi sottratto la presidente Covelli”. “Sono colpevole di avervi sottratto la presidente Covelli”, ha esordito Marta Cartabia, ricordando la recente nomina della magistrata a capo degli ispettori ministeriali. “Volevo che lei mettesse a frutto su scala nazionale quanto ha seminato a Viterbo, portasse nuova linfa, fosse veicolo di nuove energie per tutti gli uffici giudiziari italiani come ha fatto a Viterbo. Un frutto maturo può diventare seme su altri terreni. Desidero che l’ispettorato diventi non solo occhio indagatore, ma osservatore attento, capace di valorizzare quanto c’è di positivo”. 



“Esempio di operosità dei magistrati italiani”. “In Italia ci sono oltre 10mila magistrati, la maggior parte protagonisti di storie positive che faticano a fare notizia. Il ‘Giardino della solidarietà’ è uno splendido esempio di questa operosità che deve venire alla luce. Non permettiamo che i punti oscuri abbiamo il sopravvento. Qui vediamo sinergia, cooperazione, voglia di collaborare, sviluppata attorno al palazzo di giustizia. La repubblica è fatta di società e istituzioni che sanno parlarsi tra di loro”.

Ha parlato di crescita economica, recovery fund, impegni con l’Europa, Cartabia, quindi in maniera concreata di posti di lavoro: “L’ufficio del processo prevede 16.500 assunzioni di giovani laureati in giurisprudenza, in economia e commercio e in scienze politiche a tempo determinato, 8.500 a breve e gli altri tra due anni, energie fresche che contribuiranno a migliorare l’efficienza della macchina giudiziaria”. 


Viterbo - Il Giardino della solidarietà del palazzo di giustizia

Viterbo – Il Giardino della solidarietà del palazzo di giustizia


Detenuto-giardiniere legge poesia alla ministra. Da Cartabia a Covelli e Auriemma, dal rettore Stefano Ubertini al sindaco Giovanni Arena , tutti hanno sottolineato la peculiarità del neonato “parco urbano” del palazzo di giustizia, alla cui realizzazione hanno lavorato, fianco a fianco, studenti universitari e quattro detenuti del carcere di Mammagialla.

Sono Moreno, Luigi, Roberto e Franco che, una volta espiata la pena, potranno aspirare a un impiego come “tecnici manutentori del verde”. Per ora imparano, facendo i “giardinieri” a titolo volontario e gratuito, con l’assicurazione contro gli infortuni pagata dall’ordine degli avvocati, i primi a puntare sulla funzione rieducativa della pena, come ha ricordato il presidente Stefano Brenciaglia, auspicando la partecipazione degli avvocati al processo di riforma della giustizia.

Al termine della cerimonia, Luigi – detenuto, giardiniere e anche poeta – ha regalato alla ministra una raccolta di sue poesie pubblicata grazie all’associazione ex studenti dell’Unitus e – commosso e commovente – ne ha declamata una dal titolo “La lavagna”. 


Viterbo - La ministra Marta Cartabia in visita al Giardino della solidarietà

Viterbo – La ministra Marta Cartabia in visita al Giardino della solidarietà


Dalla serra di Mammagialla un bouquet di germogli. “Uno dei quattro detenuti che ormai da qualche anno si prendono cura del verde del palazzo di giustizia, grazie al lavoro, ha ottenuto la semilibertà. Un altro ha ricevuto un’offerta di impiego da un privato per quando lascerò il carcere”, ha fatto notare la Covelli, a proposito delle tante declinazioni del termine solidarietà.

Il presidente della cooperativa Orto di Mammagialla, Marco Di Fulvio, ha donato alla ministra un bouquet di germogli coltivati nella serra della casa circondariale sulla Teverina. “Abbiamo anche una meravigliosa lamponaia – ha detto, ricordando il progetto di agricoltura sociale “Semi-liberi” – dal 2018 un’opportunità per 30 ristretti, due dei quali diventati soci e altri quattro in affidamento per il tirocinio formativo”. 


Viterbo - Il Giardino della solidarietà

Viterbo – Il Giardino della solidarietà


“Giardino solidale e sostenibile”. Tra gli ospiti d’onore, per così dire, Delia Di Fiordo, la studentessa che ha dato corpo e anima al progetto nella sua tesi di laurea. “Un magnifico giardino solidale e sostenibile, che ha un valore ecologico tramite la piantumazione essenze vegetali, ma anche un ruolo sociale,  in quanto laboratorio a cielo aperto per tecnici manutentori verdi e studenti tirocinanti”, ha detto il professor Colla. 

C’è la rosa damascena in onore di Santa Rosa, ci sono alberi di cachi, albicocchi e melograni, c’è uno spazio meeting sul retro arredato da panchine e protetto da una bella pergola di glicine. Ci sono i pannelli di quando c’era il “deserto” e di come sarà il “parco” quando le fresche piantumazioni esploderanno in un trionfo di frutta, verde e fiori. 

“Sono state scelte specie rustiche a ridotta manutenzione e contenuto di allergeni. Al progetto hanno partecipato l’orto botanico, un architetto paesaggista, Barbara Latilla, Delia Di Fiordo con la sua tesi, l’azienda agraria, Moreno e gli altri tre detenuti con gli studenti, più Unicoop Tirreno e AzzeroCO2, che hanno messo i soldi per le piante e la loro messa a dimora, un’azienda che ha provveduto al nuovo impianto di irrigazione visto che il precedente, vecchio di 30 anni, era fuori uso, un’altra azienda privata ha fornito i fertilizzanti biologici, uno spin off dell’università le panchine”. 

Silvana Cortignani
Daniele Camilli


Multimedia: Fotogallery: La ministra Marta Cartabia visita il Giardino della solidarietà – Il Tribunale – Video: L’inaugurazione del Giardino della solidarietà

Articoli: Cartabia ; “Una stagione difficile per la giustizia, la magistratura va valorizzata”–  Cartabia inaugura il Giardino della solidarietà coltivato da studenti e detenuti – Oggi la ministra Marta Cartabia al tribunale del Riello


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23 giugno, 2021

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