Viterbo – “E’ una maturità che viviamo con ansia e sulla pelle. Come me l’aspetto? Giusta, corretta e ponderata rispetto a ciò che sappiamo”. Domanda e risposta. Alessandro Celestini, quinto anno del liceo scientifico Ruffini, Viterbo, piazza Dante. Oggi, l’inizio dell’esame di maturità. Quello che si fa all’ultimo, prima dell’università o del lavoro, profondamente diverso rispetto agli anni passati. Perché questa è la maturità del Covid. La seconda e tuttavia la prima che ha attraversato un intero anno scolastico di pandemia. Trascorso per buona parte in didattica a distanza. Non in aula, ma davanti a un computer. Con genitori e fratelli a fare da supporto.
Viterbo – Primo giorno di maturità
16 giugno, 8 e mezza di mattina. Più di 2500 studenti in tutta la provincia stanno affrontando l’esame che chiude un percorso durato 13 anni. Dalla prima elementare all’ultima delle superiori.
Viterbo – Primo giorno di maturità
“Una maturità light – dice subito Alessandro Celestini che dopo vuole fare medicina a Roma -. Già si parte da un buon punteggio per arrivare a un voto alto. La differenza rispetto agli altri anni? Non avendo le prove scritte abbiamo dovuto fare un elaborato e affrontare l’analisi di un testo in italiano. Dobbiamo fare solo una prova orale partendo da un’immagine e facendo i successivi collegamenti all’interno di un percorso interdisciplinare. Come viviamo la maturità? Con ansia e sulla pelle. Come per le generazioni che ci hanno preceduto. Ma piano piano, con lo studio e gli ultimi ripassi supereremo anche questa”.
Viterbo – Primo giorno di maturità – Alessandro Celestini
“Mi aspetto una maturità giusta, corretta e ponderata – ha concluso Celestini – Perché questa maturità è stata fatta per ovviare a tutte le problematiche della Dad. Un anno difficile. L’anno del Covid, passato quasi tutto in didattica a distanza”.
Sono una decina gli istituti superiori nel capoluogo. Una quarantina quelli sparsi in tutta la Tuscia. Compresi gli alunni dei comprensivi, gli studenti sono circa 38 mila in tutta la provincia.
Viterbo – Primo giorno di maturità
“La prima sensazione è ansia, tanta – dice subito Alessio Maiucci del liceo scientifico -. Al punto che mi sento agitato. Però è un percorso che finalmente giunge al termine, anche se dispiacerà il fatto di non avere in futuro lo stesso rapporto con i compagni di classe che sto per lasciare. Ma è giusto così, la vita è un percorso che va avanti. Ed è importante che le esperienze finiscano e ne comincino di nuove. Cosa voglio fare una volta chiuso il ciclo delle superiori? L’accademia militare a Modena. Se non riuscirò ad entrare, proverò con ingegneria informatica”.
Viterbo – Primo giorno di maturità – Alessio Maiucci
Gli studenti portano tutte le materie, salvo alcune a seconda degli istituti. La commissione è interna, il presidente esterno e l’esame solo orale. Chi fa l’esame può portarsi appresso una sola persona. Amico o parente. I genitori però, di solito, restano fuori. Consolano i figli e aspettano, anch’essi tesi.
Viterbo – Primo giorno di maturità
“Quest’anno è particolarmente emozionante – commenta Alfonso Rossi, un genitore -. Un’esperienza diversa, perché i ragazzi sono due anni che non vivono la scuola come dovrebbe essere. Dalle lezioni alle gite, fino al pranzo dei 100 giorni. Con orari differenziati e didattica in presenza che si alternava a quella in presenza”.
Viterbo – Primo giorno di maturità – Giammarco Marzoletti
Liceo classico e scientifico. A poca distanza l’uno dall’altro. Via Tommaso Carletti il primo, Porta della verità il secondo. Quasi tremila studenti in tutto distribuiti su 4 edifici. Ex Ipsia di piazza Dante e e vecchia media Cesare Pinzi incluse. Il richiamo alla divina commedia e le epigrafi che al classico ricordano il partigiano Mariano Buratti, cui il classico è dedicato, e il sindaco di Roma, nato a Pianoscarano, Luigi Petroselli di cui, quest’anno, ricorre il 40esimo anniversario della morte. Tutto sta funzionando per il meglio. Gli studenti entrano a turno e prima di andare in classe vengono sottoposti dal personale scolastico a tutti i controlli previsti dalla normativa anti Covid. In fondo all’ingresso dello scientifico, invece, il busto di Polo Ruffini con in volto una mascherina rosa. A ricordo di ciò che sono stati gli ultimi mesi. Due anni di vita, chiamata oggi alla maturità.
Viterbo – Primo giorno di maturità
Il giorno degli esami, la notte prima. “Fino a ieri sera ero tranquillo – confida Giammarco Marzoletti -, questa mattina, appena sono arrivato di fronte scuola, è iniziata l’ansia. Ansia che è aumentata appena ho visto una mia compagna di classe salire le scale per andare di fronte alla commissione”.
Viterbo – Primo giorno di maturità
Marzoletti, che viene su da Tarquinia, non sa ancora cosa farà dopo. L’università sicuramente. “le opzioni – spiega – sono tre: medicina, architettura oppure economia. Per il momento, spero solo di poter dimostrare tutto quello che ho fatto in questi 5 anni”.
Daniele Camilli
Multimedia: Fotogallery: Il primo giorno della maturità – Video intervista: Una maturità vissuta sulla pelle
Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564PRIVACY POLICY