Valentano – “Dateci ancora un paio di giorni, poi ce ne andiamo” (a partire da lunedì, ndr). È quanto avrebbero detto gli organizzatori del rave dalle parti di Valentano alla forze di polizia. Ieri mattina, dove, a pochi metri dalla costa del piccolissimo lago di Mezzano, è morto un ragazzo di 24 anni. La sera di ferragosto. Gianluca Santiago, nazionalità inglese, ma residente a Reggio Emilia. Si sarebbe buttato in acqua e immerso tre volte in apnea, a 7 metri di profondità. E’ stato ritrovato ieri mattina dal nucleo sommozzatori di Viterbo dei Vigili del fuoco. Con loro anche i carabinieri forestali e la Polizia.
Rave party a Valentano
Il corpo del ragazzo stava vicino a una boa, a qualche palmo d’acqua da una riva che si apre ai campi coltivati attorno al lago di Bolsena. Più grande e più a valle. “Una tragedia dolorosa, che ci sconvolge”, così la definiscono ragazzi e organizzatori del rave che avrebbero dato fin da subito la propria disponibilità alle forze dell’ordine intervenute sul posto appena data la notizia della scomparsa di Gianluca Santiago. Organizzatori che, la voce che ha girato per tutta la mattinata, avrebbero poi proposto di rimandare tutti a casa nel giro di un paio di giorni. E’ morto un ragazzo, giovanissimo. Arrivato a Valentano con altri amici per passare insieme gli ultimi giorni d’agosto. E sarebbe stato proprio uno di loro ad averlo dovuto riconoscere. Dopodiché, esponenti politici, FdI e Lega su tutti, e istituzioni hanno chiesto lo sgombero dell’area. Sul posto, ieri mattina, anche il prefetto di Viterbo, Giovanni Bruno, e il comandante provinciale dei carabinieri, Andrea Antonazzo.
Rave party a Valentano
Sulle sponde del lago dove è morto Gianluca Santiago, tanti i giovani che vengono dal rave lì vicino. In un’area dove pare si siano accampate con macchine, roulotte e altri mezzi, più di 5 mila persone. E non è il primo che si fa nella Tuscia. Tre anni fa, un altro grande raduno. Questa volta a Montalto di Castro, nei pressi della ex centrale nucleare. Lì un ragazzo era finito in overdose, salvandosi, e le persone identificate dalle forze dell’ordine furono più di mille.
Il rave di Valentano
Resistenza e compresenza. “Rave” dall’inglese si traduce con “delirio”. Un muro di casse per la musica e un’organizzazione che si sposta da un punto all’altro, capace di resistere per giorni in contesti che chiunque altro solitamente eviterebbe. La conclusione del rave di Valentano pare fosse prevista per la fine di agosto, il 28. Questo prima della morte del ragazzo.
I rave sono nati a cavallo tra gli anni ’80 e i ’90. Tra il punk, il grunge e lo spirito del dancefloor. Per trasgredire gerarchie, ordini, proibizioni e caratteri fissi.
Valentano – Rave party sul lago di Mezzano
Al rave di Valentano ci sia arriva direttamente dal paese imboccando un sentiero in mezzo alla campagna e ai boschi, dove c’è subito una pattuglia della Polizia assieme al reparto mobile. Le forze dell’ordine presidiano la zona e non fanno entrare nessuno, se non le persone che ci abitano. Ad accompagnare i giornalisti è invece la digos che apre la strada fino al lago dove si incontrano anche pompieri e forestali che hanno già delimitato la zona e trovato il corpo del ragazzo utilizzando anche un drone a scansione termica che ha sorvolato la superficie dell’acqua fino all’immersione dei sommozzatori del nucleo di Viterbo. Il ragazzo è stato individuato alla seconda immersione.
In cima alla collina è un via vai di giovani in costume e asciugamano diretti verso gli alberi affacciati sull’acqua del lago. Passano davanti a allo spiazzo di un casale dove è stato predisposto il campo base e dove è stato portato Santiago prima di arrivare in ospedale. In fondo, un cavallo e una capra che se ne vanno a spasso insieme. A un certo punto si vedono una donna con un cambino in braccio ai piedi della lunga scalinata del casale e un uomo affacciato da una piccola finestra in alto a destra. I magazzini del casale risalgono invece al secolo scorso e sopra ci sono ancora gli slogan d’epoca fascista, anno IX, anni ’30. “Credere, obbedire, combattere”, e, il secondo, “voglio soprattutto che voi abbiate l’orgoglio di essere rurali”.
Rave party a Valentano
Alcuni ragazzi si avvicinano a vigili e carabinieri per chiedere informazioni. I cellulari, da queste parti, prendono malissimo. Quasi per niente, ed è impossibile connettersi alla rete per capire un po’ meglio cosa sta succedendo. Soprattutto chi viene da Reggio Emilia per sapere un nome che scopriranno poi dalla stampa.
Rave party a Valentano
La strada che porta al rave alterna il sole all’ombra. A picco il primo, polverosa pure la seconda. Da un certo punto in poi, file di macchine ai lati. Quelle che probabilmente non hanno trovato posto nello spazio principale che si vede da lontano. Come un accampamento in mezzo al deserto.