Viterbo – Carabinieri in centro
Viterbo – (sil.co.) – Spacciava scortato da un cane di razza pitbull, il giudice per le indagini preliminari ha confermato gli arresti domiciliari rafforzati dal braccialetto elettronico. Inoltre gli è vietato comunicare sia telefonicamente che telematicamente con persone diverse da quelle che coabitano e che lo assistono.
E’ il pusher trentenne viterbese, che gli acquirenti chiamavano “zio”, raggiunto la settimana scorsa da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Viterbo su richiesta della pm Paola Conti, titolare della complessa e articolata indagine dei carabinieri del Norm che ha incastrato lo spacciatore. L’uomo era stato già arrestato due volte per droga, a novembre e a dicembre.
Il 19 febbraio il trentenne, difeso dall’avvocato Domenico Gorziglia, è comparso scortato dai carabinieri davanti al gip Savina Poli per l’interrogatorio di garanzia, avvalendosi della facoltà di non rispondere alle domande del magistrato. Riportato ai domiciliari presso la propria abitazione, resta a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre proseguono le indagini.
Nell’ambito di un’altra inchiesta, nel frattempo, lo “zio” è indagato anche per lesioni personali aggravate, in seguito a un violento episodio sfociato nel sangue, avvenuto a piazza Crispi nella tarda serata dell’11 febbraio.
“Zio, portami le birrette”
Per gli ordinativi avrebbe usato un linguaggio in codice, chiamando la droga “birretta”. Ogni qualvolta gli acquirenti dovevano approvvigionarsi di stupefacente avrebbero dovuto chiamarlo “zio” e ordinargli delle “birrette”.
Marchio di fabbrica il cellophane nero
Il pusher si sarebbe inoltre distinto per il confezionamento. Le “birrette”, infatti, ovvero le dosi di cocaina dello “zio”, sarebbero state facilmente riconoscibili in quanto l’arrestato sarebbe stato uno dei pochi, se non l’unico in tutta la provincia, a confezionarle artigianalmente con del cellophane di colore nero.
Spaccio in centro scortato dal pitbull
Gli accertamenti fin qui svolti, nel frattempo, hanno permesso di ricostruire un’attività di spaccio che sarebbe andata avanti da ottobre a dicembre 2020 in vari punti nevralgici del capoluogo: a piazza del Comune, via Cairoli, piazza San Faustino e al quartiere Murialdo.
Diversi gli acquirenti della più varia sostanza stupefacente – cocaina, hashish, marijuana – sia residenti nel capoluogo, sia provenienti da altri centri della provincia, come Montefiascone, Canino e Tarquinia.
Almeno cinquanta gli episodi di spaccio ricostruiti dagli investigatori, molti dei quali mentre il pusher trentenne presidiava il centro storico di Viterbo col suo immancabile pitbull al seguito.
Secondo l’accusa, alcuni degli acquirenti sarebbero stati anche intimoriti, qualora non avessero acquistato le quantità e le tipologie suggerite di volta in volta dall’imputato.
Articoli: Spaccia cocaina, hashish e marijuana “accompagnato” da un pitbull – Lo prende a pugni e tira fuori un coltello – Coppia sorpresa a scambiarsi droga, arresto convalidato l’ultimo dell’anno – Sorpresi a scambiarsi cocaina ed eroina, arrestati un uomo e una donna
Da novembre, tre arresti e una denuncia
Il trentenne era stato già arrestato due volte dai carabinieri alla fine dell’anno scorso, nel giro di poco più di un mese. La prima a novembre, in via Cairoli, quando fu trovato in possesso di diverse dosi di cocaina. Poi di nuovo a dicembre, il giorno dell’antivigilia di Capodanno, nel quartiere Murialdo, proprio mentre cedeva una dose di cocaina ad una 37enne di Bagnoregio ricevendo in cambio una dose di eroina.
Per quest’ultimo arresto, lo scorso 31 dicembre era stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Viterbo e del divieto di uscire in orario notturno.
Provvedimento che non sarebbe bastato a evitare che lo stesso, qualche sera prima dell’ultimo arresto, si rendesse protagonista di una lite tra giovani in prossimità di piazza Crispi.
Botte da orbi in piazza Crispi
E’ successo verso le 21,45 di giovedì 11 febbraio. Sul posto è intervenuta la volante, in seguito alla segnalazione di una lite tra due giovani, uno dei quali armato di coltello. Sul posto la polizia ha trovato a terra un 31enne, con ferite in faccia e sul corpo, causate probabilmente da pugni. Il contendente, che si era dato alla fuga, è stato invece rintracciato poco dopo in una via limitrofa. Con sé aveva un coltello, che è stato sequestrato. Entrambi sono stati portati al pronto soccorso e tutti e due sono stati denunciati per lesioni personali aggravate.
Copyright Tusciaweb srl - 01100 Viterbo - P.I. 01994200564PRIVACY POLICY