Viterbo – Duplice omicidio in via Santa Lucia – L’intervento dei vigili del fuoco
Viterbo – Duplice omicidio in via Santa Lucia – La pm Chiara Capezzuto
Viterbo – Duplice omicidio in via Santa Lucia
Viterbo – Duplice omicidio in via Santa Lucia – La polizia scientifica
Viterbo – Duplice omicidio in via Santa Lucia – La polizia scientifica
Viterbo – Duplice omicidio in via Santa Lucia – Polizia e vigili del fuoco
Viterbo – Avvolti nel cellophane, entrambi sul letto. Lui con la testa sul cuscino, lei con il corpo parallelo alla pediera. E’ la scena che i vigili del fuoco si sono trovati davanti dopo essere entrati nell’appartamento al secondo piano del civico 26 di via Santa Lucia, a Viterbo.
Erano le 22 di ieri, e per accedere alla camera matrimoniale hanno dovuto sfondare una finestra. In casa non c’era nessuno, se non i corpi senza vita dei due coniugi. Quello di Gianfranco Fieno, ex dipendente statale di ottantatré anni, e di sua moglie Rosa Franceschini, di 71.
Ad allertare i vigili del fuoco sarebbe stata la figlia della coppia, che non riusciva più a contattare i genitori. Chiamato il fratello, che viveva con loro, questo le avrebbe frettolosamente detto di aver portato la coppia in una clinica per anziani. Poi ha riattaccato. Una telefonata particolare, talmente strana che ha spinto la figlia delle vittime a chiedere aiuto. Ma in serata la macabra scoperta.
In pochi minuti via Santa Lucia si è riempita di auto della polizia, tra cui quelle della scientifica. Gli investigatori, coordinati dalla pm Chiara Capezzuto, al momento lavorerebbero principalmente sull’ipotesi del duplice omicidio. E starebbero cercando il figlio che viveva con la coppia: Ermanno Fieno, 44 anni, che da ieri sera risulterebbe irreperibile. Eppure i vicini di casa avrebbero detto agli inquirenti di averlo visto “in zona fino al pomeriggio”, oltre ad averlo descritto come “una persona solitaria”.
Le indagini sono a tutto campo, soprattutto sulla dinamica della morte. Il medico legale, che fino all’una di notte ha svolto i primi accertamenti sui due cadaveri. I due coniugi potrebbero essere morti per asfissia, soffocamento o avvelenamento. E almeno da tre giorni. Ma risposte certe potranno arrivare solo dall’esame autoptico, che il magistrato potrebbe disporre già nelle prossime ore.
L’omicidio, se di omicidio si tratta, sarebbe stato eseguito secondo un preciso “rituale”, a partire dall’incelofamento dei cadaveri fino ad arrivare alla posizione ad L con cui sono stati disposti sul letto. Un “rituale” descritto dall’autore Arthur Machen nel suo libro horror Il grande dio Pan, a cui il figlio delle vittime pochi giorni fa ha fatto riferimento su Facebook: “Dicono sia il libro più terrificante mai scritto – ha commentato -, vediamo se è davvero così…”.
Presunzione di innocenza Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.
Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.