Viterbo - Il consigliere Alfonso Antoniozzi scrive a questura, carabinieri e finanza per sapere se, secondo loro, è stata violata la normativa anti-Covid

“Inaugurazione Globo, chi era al taglio del nastro va sanzionato?”

Viterbo – Una ventina di righe indirizzate al questore e ai comandanti di carabinieri e finanza dal consigliere comunale Alfonso Antoniozzi.

Oggetto: valutare se chi compare in alcune foto della discussa inaugurazione di “Globo” possa essere sanzionato. 

Antoniozzi se lo chiede e lo chiede formalmente alle forze dell’ordine. Del resto, a Viterbo, da tre giorni, non si parla altro che del taglio del nastro al nuovo polo commerciale in zona San Lazzaro.

Viterbo – L’inaugurazione di Globo – Il sindaco Giovanni Arena, il sottosegretario Francesco Battistoni e l’assessora Alessia Mancini

Il motivo è la distanza molto ravvicinata a cui si trovavano alcuni dei partecipanti, in periodo di zona rossa e nella giornata per commemorare le vittime del Coronavirus.

Tra le autorità presenti, il sindaco di Viterbo Giovanni Arena, l’assessora Alessia Mancini, il sottosegretario Francesco Battistoni e gli altri che compaiono in un paio di foto del taglio del nastro scattate e pubblicate da Tusciaweb. Le stesse foto che Antoniozzi ha allegato alla sua richiesta alle forze dell’ordine.

Viterbo – L’inaugurazione di “Globo”

“Gentilissimi – scrive Antoniozzi a polizia, carabinieri e finanza -, in relazione al dibattito cittadino sorto a seguito della pubblicazione delle foto inerenti l’inaugurazione dell’attività commerciale ‘Globo’ avvenuta in data 18 marzo 2021, che si allegano alla presente per opportuna conoscenza, il sottoscritto Alfonso Antoniozzi, consigliere comunale della città di Viterbo, nell’esercizio delle funzioni del mandato che rappresenta, vi chiede di conoscere se, a vostro parere, i comportamenti di alcune massime autorità cittadine e di chiunque ritratto nella documentazione fotografica summenzionata rappresentino una violazione della normativa vigente volta al contenimento del contagio da Covid-19“. 

Antoniozzi cita alcune delle regole che, a occhio, potrebbero essere interessate e che avevano fatto parlare l’opposizione, in un comunicato, di “assembramento autoritario”.

Le elenca una a una nella sua richiesta alle autorità di fare luce sull’episodio. Con i seguenti riferimenti precisi a decreti legge e dpcm: “Art. 1 c. 8 D.L. 33/2020 (Convertito con L. 74/2020) – Inottemperanza al divieto di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico; 

Art. 2 del D.L. n. 33/2020 (conv. Legge 74/2020), in relazione all’art. 1, co. 2, del D.P.C.M. 3 novembre 2020 – Inottemperanza all’obbligo del distanziamento sociale minimo di un metro; 

Art. 1 c. 6 lett. i) D.P.C.M. del 13.10.2020 – Inottemperanza al divieto di svolgere manifestazioni pubbliche non in forma statica”.

C’è stata violazione di queste regole? Allora bisognerebbe sanzionare. Non c’è stata? A posto così.

Perfino il sindaco Arena, sabato, ha ritenuto di dover tornare sulla questione per definire la sua partecipazione “non opportuna”, aggiungendo che l’evento “doveva probabilmente essere rimandato”.  

In poche ore, valanga di commenti sdegnati sui social. Sabato, la protesta simbolica dei commercianti del centro che hanno tenuto accese le luci delle vetrine dei loro negozi, molti dei quali chiusi per zona rossa. In alcuni sono apparsi dei cartelli: “Accendiamo le luci per illuminare la nostra rabbia – Contro le inaugurazioni che creano assembramenti vietati in zona rossa”. 

Alfonso Antoniozzi

Antoniozzi vuole andare a fondo. “Qualora tali comportamenti – osserva il consigliere comunale – dovessero costituire, a vostro giudizio, una violazione della normativa richiamata o di altra normativa vigente avente la stessa finalità, l’omissione della sanzione rappresenterebbe una disparità di trattamento che non potrà che far crescere lo scontento e l’indignazione già presenti in città o ingenerare nuove manifestazioni di pacifica protesta cittadina, sulla scorta di quelle avvenute nei giorni immediatamente successivi l’evento”.

“Al fine di assicurare il più ampio rispetto delle norme anti-Covid – conclude Antoniozzi – e prevenire potenziali disturbi all’ordine pubblico, oltre che di rappresentare un esempio di scrupolosa legalità in un momento difficile per tutta la città e per l’intera nazione, confido in una vostra attenta analisi della situazione descritta e resto in attesa di un cortese riscontro in merito agli esiti della valutazione”. 

Multimedia: Fotogallery: L’apertura di Globo – Video: Il videomessaggio del sindaco Arena – Il polo commerciale

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