Montefiascone – Ex giunta indagata, al setaccio anche un concorso pubblico del 2017.
Negli avvisi di garanzia emessi dalla procura della repubblica di Viterbo per abuso d’ufficio a vario titolo, che hanno raggiunto i membri dell’ex giunta Paolini e quattro dipendenti pubblici, si fa riferimento anche alla delibera di giunta numero 215 del 22 agosto 2017.
Massimo Paolini
E proprio in quest’ultimo atto, riguardante la “selezione pubblica per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato e part time al 50% di due unità di categoria D accesso ‘D3’ con profilo professionale di funzionario amministrativo”, si stabilivano le direttive della procedura concorsuale come i requisiti, lo svolgimento, le riserve, la validità e il programma d’esame.
La procura contesta all’ex sindaco Massimo Paolini, all’ex vicesindaca Orietta Celeste e agli ex assessori Massimo Ceccarelli, Paolo Manzi, Fabio Notazio e Rita Chiatti di aver firmato ed approvato “la delibera di giunta comunale numero 215 del 22 agosto 2017 del Comune di Montefiascone, con la quale indicavano la riserva dei posti soltanto a favore del personale interno al Comune, omettendo le altre categorie previste per legge, quali appartenenti alle forze armate, disabili ed equiparati e così facendo intenzionalmente arrecavano al Comune di Montefiascone un ingiusto danno”.
Franco Pacifici
Tra gli indagati nell’indagine del pm Franco Pacifici, oltre ai membri dell’ex giunta sfiduciata il 9 ottobre 2020, negli altri due filoni d’inchiesta, ci sono anche l’attuale comandante della polizia locale Giulia Bassi e altri due dipendenti della municipale di Montefiascone (uno in pensione) e l’ex comandante, anche lui in pensione, Luigi Salvatori.
La procura contesta all’ex giunta, questa volta insieme a Luigi Salvatori, una serie di atti compiuti tra il 31 luglio e il 17 settembre 2019, tra i quali “la delibera di giunta comunale numero 175 del 31 luglio 2019 – continua il documento della procura – con la quale deliberavano, tra gli altri punti, di ricoprire il posto di funzionario direttivo – comandante della polizia locale utilizzando l’istituto della mobilità interna” e poi “senza indire un concorso pubblico per la ricerca di tale figura direttiva”.
Per tale incarico è risultata vincitrice Giulia Bassi che quindi, secondo la procura, avrebbe ricavato “un ingiusto vantaggio patrimoniale, costituito dal maggior compenso percepito per l’incarico di comandante quantificato, per il solo periodo dal 1 ottobre 2019 al 30 giugno 2020, nell’importo di 9666 euro”.
Gli altri tre indagati, per un terzo filone dell’inchiesta, sono l’attuale comandante della municipale di Montefiascone Giulia Bassi, insieme ai dipendenti della polizia locale Luciana Fronda e Giovanni Nunziati, quest’ultimo in pensione, in merito alla selezione per agenti a tempo determinato e part-time in quanto componenti della commissione: la prima come presidente e gli altri due come membri esperti.
Per la procura questi ultimi avrebbero fatto “apporre su tutti i tabulati a risposta multipla scritti dai concorrenti – continua l’atto – il proprio nome e cognome e la propria firma, in contrasto quindi con il principio dell’anonimato ribadito anche dal Consiglio di Stato al fine di garantire l’imparzialità della pubblica amministrazione nello svolgimento delle prove concorsuali e così facendo intenzionalmente arrecavano al Comune di Montefiascone un ingiusto danno”.
Tutti gli indagati alla fine di febbraio, salvo rinvii, saranno interrogati dal pubblico ministero con i loro difensori.
Michele Mari
Presunzione di innocenza
Per indagato si intende semplicemente una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale.
Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.
Articoli: I dieci indagati sul colle falisco: “Siamo pronti a chiarire la nostra posizione” – Polizia municipale, indagata per abuso d’ufficio l’ex giunta Paolini – Sandro Leonardi: “Selezione polizia locale, la prova è a tutti gli effetti regolare” – Cicoria, Cimarello, Moscetti e De Santis: “Concorso polizia locale, anche per l’Anac gli elaborati scritti dovevano essere anonimi” – Rosita Cicoria (M5s), Luciano Cimarelllo, Giulia Moscetti e Giulia De Santis: “Prova selettiva per quattro agenti di polizia locale, è tutto regolare?” – Cicoria (M5s): “Comandante polizia locale, perché non si è fatto il concorso?” – Salvatori: “Comandante polizia locale, la procedura rispetta tutti i criteri”